Una piazza dedicata ad Angelo Grasso e ai caduti della Polizia

Domenica la cerimonia di intitolazione nel Piano di Zona

Dopo l'inagurazione della piazza, seguirà, alle ore 19,30 presso la Fondazione Biogem, sala Luigi Gagliardo a Camporeale, il concerto commemorativo della Banda della Polizia di Stato...

Ariano Irpino.  

E venne il giorno dell'intitolazione di una piazza ai caduti della Polizia di Stato a partire da Angelo Grasso. La cerimonia è in programma domenica prossima 10 giugno alle ore 18.30 ad Ariano Irpino nel popoloso Piano di Zona.

Si tratta di uno spazio verde che sorge nelle vicinanze del  Palazzetto dello Sport e non a caso, di fronte all'abitazione in cui risiedono i familiari dello sfortunato giovane, medaglia d’oro vittima del dovere.

Ad affiancare l'amminstrazione comunale guidata dal sindaco Domenico Gambacorta nell'organizzazione di questo evento, molto sentito e atteso nel rione Cardito, i giovani della Pro Loco I Normanni. Invitati alla cerimonia, Prefetto, Questore oltre a tutti i massimi rappresentati delle forze dell'ordine, autorità civili e religiose.

Angelo Grasso fu freddato a soli 29 anni fa sull’Appia Antica a Roma, mentre era in auto con la sua fidanzata. Figlio di una famiglia umile del Piano di Zona aveva solo deciso di servire lo stato e voleva farlo nel migliore dei modi anche fuori dal servizio.

Era il 23 gennaio 1988 quando una mano assassina, fece fuoco contro di lui uccidendolo a Roma, sotto gli occhi della fidanzata durante una rapina, compiuta ai suoi danni. Ariano da quella tragica sera, non lo ha mai dimenticato.

Alla vista dei malviventi l’agente Grasso non rimase impassibile, non poteva. Non era un giovane qualunque, era un poliziotto, doveva opporsi ai suoi rapinatori con tutte le sue forze. E al rifiuto di consegnare quei soldi e gioielli i due delinquenti, fecero fuoco contro l’auto di Angelo, una fiat ritmo, che il giovane aveva da poco acquistato. Anche Grasso, estratta la pistola, sparò. Ma i proiettili dei due rapinatori lo avevano già ferito mortalmente. Terrorizzata, la giovane fidanzata, resasi conto della gravità della situazione, riuscì  a spostare il corpo già senza vita di Angelo, sul sedile accanto, guidando per oltre tre chilometri fino a raggiungere il più vicino ospedale. Non ci fu nulla da fare, tutto si rivelò purtroppo inutile. Furono subito avviate le indagini. Il fratello Ottone, in servizio nell’arma dei carabinieri, giurò vendetta. A distanza di nove mesi dopo il delitto furono arrestati dalla squadra mobile due giovani tossicodipendenti di 23 e 24 anni, ritenuti colpevoli dell’omicidio.  

Tornando alla cerimonia curata nei minimi dettagli dal sindaco Domenico Gambacorta, dopo l'inagurazione della piazza, seguirà, alle ore 19,30 presso la Fondazione Biogem, sala Luigi Gagliardo a Camporeale, il concerto commemorativo della Banda della Polizia di Stato. Un evento davvero straordinario per la città.

Fondata nel 1928, con musicisti appartenenti al Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza. Il suo primo direttore fu il maestro Giulio Andrea Marchesini, il quale provvide a scrivere la marcia Giocondità che divenne la marcia d'ordinanza del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza.

Da oltre 80 anni è un importante veicolo di divulgazione della musica in Italia e all'estero.

Composta da 105 esecutori guidati da un vice maestro e da un maestro direttore, tutti provenienti dai più famosi conservatori, partecipa con stile e bravura alle celebrazioni pubbliche più importanti, rappresentando degnamente la Polizia di Stato.

Le sue esibizioni, sia nei più celebri teatri che nelle piazze italiane e del mondo, sono particolarmente apprezzate. Con un vasto repertorio che comprende, oltre alle tradizionali marce militari, anche brani originali e trascrizioni di musica classica e contemporanea, la Banda contribuisce ad avvicinare i cittadini, attraverso la musica, al concetto di "polizia di prossimità".

L'alto profilo artistico delle sue interpretazioni e la qualità dei programmi proposti qualificano la Banda musicale della Polizia di Stato tra le migliori orchestre di fiati a livello internazionale.

Gianni Vigoroso