Occupazione e ricerca, monito di Gambacorta da Bruxelles

Settimana europea delle regioni e delle città. Piano di azione per l'educazione digitale

Ricordato il ruolo fondamentale svolto dagli enti locali e regionali nell'attuazione delle politiche in materia di istruzione e formazione...

Ariano Irpino.  

Dibattito esplorativo generale della commissione per le politiche sociali, istruzione, occupazione, ricerca e cultura in Parlamento a Bruxelles. A relazionare Domenico Gambacorta, presidente della Provincia di Avellino e sindaco di Ariano Irpino, nelle vesti di componente della delegazione italiana del Comitato delle Regioni. 

Tre le priorità principal rilanciate: "Fare un miglior uso delle tecnologie digitale per l’insegnamento e l’apprendimento, promuovere lo sviluppo e la diffusione di significative conoscenze e competenze digitali per promuovere trasformazione ed innovazione, migliorare I sistemi formativi sfruttando le potenzialità derivanti dall’analisi di Big data.

Parere articolato e incentrato su tematiche di stretta attualità. Gambacorta nel corso della plenaria del Comitato delle Regioni ha presentato un progetto interessante per l'educazione digitale ottenendo il consenso dell'assemblea e un vivo apprezzamento. 

Sin dal processo di Bologna, l'istruzione ha rivestito un ruolo cruciale nel creare uno spazio di dialogo e cooperazione sui principi fondamentali – libertà di espressione, tolleranza, libertà di ricerca, libera circolazione degli studenti e del personale, coinvolgimento degli studenti e co-creazione dell'apprendimento – che rispecchiano i valori basilari della società europea.  La rivoluzione digitale continuerà a modificare in modo sostanziale il modo in cui gli europei vivono, lavorano e studiano, e che le competenze digitali, a fianco di quelle alfabetiche e matematiche, sono fondamentali per aiutare i cittadini ad affrontare le sfide poste da un mondo interconnesso, globalizzato e in rapida evoluzione.

L'acquisizione di competenze digitali deve iniziare in giovane età e continuare per tutta la vita, nell'ambito dei programmi di studio.  E' essenziale sviluppare le competenze digitali della forza lavoro dell'UE per far fronte alla trasformazione del mercato del lavoro ed evitare carenze di competenze o squilibri tra domanda e offerta di competenze. Gli utenti poco preparati tendono a essere particolarmente esposti ai numerosi rischi che si celano dietro un uso non consapevole delle risorse digitali, tra cui i contatti con sconosciuti e il bullismo online, nonché le pratiche di phishing, "sexting", "sextortion", il disturbo da gioco su Internet (Internet Gaming Disorder, IGD), i sintomi di stress associato al lavoro digitale, la FOMO (Fear of missing out, ovvero la paura di essere tagliati fuori).

E' opportuno che si ponga maggiormente l'accento sul rafforzamento del pensiero critico e dell'alfabetizzazione mediatica dei bambini e dei giovani, affinché siano in grado di giudicare e non siano sopraffatti dalla dilagante diffusione di notizie false e dai rischi associati a un uso acritico delle informazioni disponibili su Internet.

I docenti, i direttori scolastici e gli altri operatori nel settore dell'istruzione necessitano di sostegno e formazione appropriata per riuscire a trovare un modo efficiente per innovare le metodologie didattiche tradizionali e rendere l'apprendimento più misto e ibrido. 

E' stata suggerita a tal fine una cooperazione tra i portatori di interessi privati e pubblici, che preveda in particolare il coinvolgimento degli editori di materiale didattico con lo scopo di fornire ai docenti una formazione e materiali didattici digitali gratuiti, risolvendo anche le problematiche del diritto d'autore a livello transfrontaliero. Inoltre la necessità di ridurre il divario digitale esistente tenendo conto dei diversi fattori che determinano questo fenomeno, tra cui risiedere in contesti geografici diversi, presentare differenze correlate al genere e all'età, nonché appartenere a gruppi socio-economici svantaggiati.

Si è insistito sulla necessità di utilizzare meglio il sostegno finanziario dell'Ue al fine di garantire che le scuole e gli istituti scolastici possano essere dotati dell'infrastruttura necessaria per una banda larga ad alta velocità e di elevata qualità, in particolare quegli istituti situati in aree con svantaggi geografici, demografici o sociali.

Accolto  con favore il piano d'azione per l'istruzione digitale (Deap) quale strumento a breve e medio termine teso a favorire, attuare e potenziare l'uso opportuno di pratiche didattiche digitali e innovative negli istituti scolastici, nell'istruzione e nella formazione professionale (IFP) e nell'istruzione superiore, nel quadro dello "Spazio europeo dell'istruzione" e della "Nuova agenda per le competenze per l'Europa" , a integrazione delle "raccomandazioni sui valori comuni e sulle competenze chiave".

Il Deap deve essere adeguatamente sostenuto dal nuovo quadro finanziario pluriennale, nonché da risorse provenienti dai bilanci nazionali, da destinare non solo alla connettività e alle infrastrutture, ma anche allo sviluppo delle competenze digitali a tutti i livelli d'istruzione.

Diventa cruciale quindi garantire uno sforzo significativo volto al coordinamento e all'integrazione di tutte le iniziative e le azioni, migliorando altresì la diffusione delle politiche, al fine di evitare che le opportunità disponibili siano perlopiù sfruttate dagli istituti didattici e dalle istituzioni politiche più capaci di districarsi nella "giungla" delle domande di finanziamento.

Ricordato il ruolo fondamentale svolto dagli enti locali e regionali nell'attuazione delle politiche in materia di istruzione e formazione e che, pertanto, il processo di adeguamento dei sistemi di istruzione agli standard dell'era digitale dovrebbe coinvolgere tutti i livelli di governance (europeo, nazionale, regionale e locale).

Sebbene quello dell'accesso alle infrastrutture digitali sia solo uno degli aspetti del divario digitale, la carenza di finanziamenti associata all'insufficienza delle attrezzature e al mancato funzionamento della banda larga, ostacola tuttora l'utilizzo delle TIC per finalità di insegnamento e apprendimento. Appoggiare la creazione di strategie e quadri nazionali, di intensificare il dialogo tra i portatori di interessi, e di fornire maggiore sostegno ai docenti affinché acquisiscano competenze pedagogiche. Si auspica il lancio di una vasta campagna di iniziative di formazione rivolte ai docenti e agli operatori didattici per potenziare le loro effettive competenze nelle TIC, in particolare per quanto riguarda quelli con scarse abilità ed esperienze nel campo delle tecnologie digitali. Inoltre, incoraggiare la cooperazione tra l'industria e l'istruzione e altre forme di partenariati pubblico-privato al fine di sviluppare programmi di formazione nel campo delle competenze digitali e garantire che le carriere del digitale siano egualmente accessibili indipendentemente dal contesto socio-economico o dalle disabilità fisiche.

Le scuole devono sostenere tutti i discenti e andare incontro alle loro esigenze specifiche, soprattutto in riferimento al divario di genere, agli allievi con disabilità, agli studenti che non parlano la lingua di insegnamento e alle minoranze etniche.

Si considera fondamentale ridurre il divario di apprendimento tra gli studenti con diversi profili socioeconomici e mettere a frutto il potenziale dell'insegnamento personalizzato e dei nuovi strumenti di apprendimento, nonché beneficiare pienamente delle risorse didattiche aperte e della scienza aperta. Si auspica lo sviluppo di una piattaforma a livello europeo per l'istruzione superiore digitale che offra apprendimento, mobilità mista, campus virtuali e scambio di buone pratiche tra gli istituti di istruzione superiore. Sottolineata l'importanza sia della cooperazione nell'ambito dell'istruzione che degli sforzi concertati. Si chiede la creazione di una piattaforma europea congiunta aperta ai diversi soggetti interessati, per sviluppare parametri di riferimento e indicatori al fine di monitorare più attentamente i progressi conseguiti nelle Tic da parte dei vari fornitori di servizi di istruzione nelle scuole e in altri contesti di apprendimento.

Incoraggiare lo spirito imprenditoriale delle regioni e delle città e il passaggio all'innovazione aperta, con una visione centrata sul fattore umano nel quadro dei partenariati tra soggetti pubblici e privati, università e cittadini. 

Adozione di un quadro metodologico comune e condiviso per la definizione di indicatori in grado di misurare il divario digitale, e chiede sforzi significativi per accumulare e raccogliere dati attendibili e facilmente accessibili per la sua valutazione e il monitoraggio. Richiamare l'attenzione sui problemi che sorgono allorquando i dati personali e i documenti degli studenti sono conservati da soggetti privati, spesso ubicati in un'altra parte del mondo. Occorre prestare particolare attenzione alla disponibilità di tali soggetti di firmare accordi sull'utilizzo con i vari enti locali, regionali e nazionali.

Espressa reoccupazione in merito all'estrazione di informazioni ("data mining"), ossia la condotta da tenere nei confronti di imprese che trattano dati relativi ad alunni e personale didattico al fine di rivendere tali informazioni.

Anche per gli enti locali e regionali è importante chiarire la questione di quanto tempo i dati amministrativi pertinenti e altri documenti analoghi possono rimanere accessibili al pubblico. Tale piano d'azione dovrebbe anche sostenere il semestre europeo, che rappresenta un incentivo cruciale alle riforme mediante le raccomandazioni specifiche per paese relative all'istruzione e alla formazione.

Accogliere con favore il dialogo annunciato dalla Commissione europea sull'attuazione delle azioni e delle misure proposte, e disponibilità a proseguire la collaborazione con la Commissione nonché con gli Stati membri, il Parlamento europeo, il Comitato economico e sociale europeo e il Gruppo Banca europea per gli investimenti, per far progredire l'agenda proposta e garantirne l'allineamento con le attuali e future priorità dei programmi di finanziamento dell'Ue.

Gianni Vigoroso