Strage bus, Ermini: "I giudici non vanno deligittimati"

Il vicepresidente del Csm: capisco la rabbia delle famiglie,ma rispetto per chi giudica

Avellino.  

La rabbia dei familiari delle vittime della strage sul viadotto di Acqualonga è diventata caso nazionale, proprio per la reazione in aula, alla lettura della sentenza del giudice Buono. Parla anche il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, David Ermini,della sentenza del Tribunale di Avellino sulla strage del bus di Monteforte Irpino. Intervistato da Lucia Annunziata su Raitre, l’ex responsabile Giustizia del Partito Democratico ha commentato: «Non conosco un rigo del processo sul pullman caduto dal viadotto ad Avellino e capisco la rabbia dei parenti delle vittime: però il giudice di Avellino ha valutato gli atti, le prove, le consulenze e le sentenze si impugnano e non si può delegittimare il lavoro dei magistrati», ha sottolineato il vicepresidente del Csm David Ermini. “Ho incontrato qualche tempo fa i familiari delle vittime, quando lavoravamo alla legge sull’omicidio stradale, e quindi posso capire la loro rabbia”. Il riferimento è alle accese proteste seguite alla lettura della sentenza che assolve l’ad di Autostrade per l’Italia, Giovanni Castellucci e di altri sei imputati per il drammatico incidente nel quale hanno perso la vita 40 persone nel luglio del 2013.
Il ministro dell'Interno Matteo Salvini su Fb aveva invece scritto che il verdetto dell'undici gennaio «assolve qualcuno che ha la responsabilità dei morti».

E anche in riferimento alle dichiarazioni rese dai referenti del Governo, il numero due del Csm ha aggiunto, con riguardo alle dure dichiarazioni del vice premier Luigi Di Maio: “Il giudice di Avellino (Buono, ndr) ha letto tutte le carte del processo e avrà ritenuto di formulare quella sentenza. Ma il punto è un altro e cioè che la giustizia nel nostro Paese è cosa seria e non può essere delegittimata a seconda delle sentenze e delle posizioni politiche”.