Rocca S. Felice. Contratto di fiume, assente la Montana

Monta la polemica sul contratto di lago. Salzarulo lancia un appello a Lacedonia e Monteverde

Rocca San Felice.  

Il contratto di fiume Ofanto è in dirittura d’arrivo. Questa mattina a Rocca San Felice gli amministratori del perimetro della Comunità Montana Alta Irpinia hanno fatto il punto della situazione per verificare con tecnici ed esperti regionali, la corrispondenza delle azioni indicate nei piani triennali delle opere pubbliche con la programmazione sovracomunale del tavolo.

Ogni comune che ha sottoscritto il protocollo d’intesa (all’appello mancano solo Monteverde e Lacedonia) ha illustrato le opere inserite nel piano triennale che rispondono alle manovre di riqualificazione, valorizzazione e bonifica dell’ambiente. Il contratto di fiume dell’alta valle dell’Ofanto sarà il primo contratto ad essere stipulato in Regione Campania per il 2015. Stando al cronoprogramma redatto dal Gal Cilsi che coordina le attività e accompagna gli amministratori nel percorso, sarà convocato a breve un incontro del tavolo istituzionale con gli enti competenti (Asl, Arpa, Alto Calore, Cgs, Ato e Autorità di Bacino) e con le autorità istituzionali, ovvero con i rappresentanti che saranno indicati dal nuovo governo regionale.

“Manca all’appello la Comunità Montana Alta Irpinia, da sempre assente alle nostre riunioni” ha annunciato Mario Salzarulo, coordinatore del Gal Cilsi di Lioni. “Trovo inutile che si possa pensare di fare contrattini fotocopie in sub aree del bacino: si pensa ad un contratto di lago su un invaso spaziale che riguarda un affluente dell’Ofanto senza aderire al contratto di fiume”. Bisaccia e Aquilonia intanto, hanno aderito sia al contratto di lago proposto dal Comune di Monteverde, che al contratto di fiume.

“Lo spettacolo dell’acqua è importante e appetibile ma non può prevedere strutture fisse su un’area Sic di interesse comunitario: noi saremo qui a vigilare affinchè sui fiumi non arrivino interventi pesanti e mi auguro che tutti aderiscano al tavolo tecnico istituzionale per discutere dei progetti” conclude.

Sull’assenza dell’Autorità di Bacino della Puglia punta il dito il sindaco di Lioni, Rodolfo Salzarulo, che ha illustrato il progetto di risanamento inserito nel piano triennale del Comune di Lioni dell’alveo del fiume nella parte urbana, redatto dal Genio Civile e che presto andrà in gara.

“Lioni ha nel suo piano triennale (e già ha aggiudicato l’appalto) per un investimento di 2milioni e 400mila euro, il rifacimento delle reti idriche e fognarie e l’ampliamento del depuratore. Questo è l’intervento decisivo da fare sul fiume: separare tutte le nere dalle bianche, ottimizzare la depurazione, raccordare tutte le micro depurazioni a monte del depuratore per consentire la depurazione finale che versa nell’Ofanto acque pulite” ha spiegato.

Elisa Forte