Ancora un morto. Un lungo elenco che sembra non avere fine. Le croci sono ora 29 e raccontano il dolore, la morte e la sofferenza di chi lavorava nell'ex Isochimica, la fabbrica dei veleni. A perdere la vita un 66enne di Mercogliano, che lui come i suoi amici, un ex operaio dell’Isochimica è venuto a mancare nelle scorse ore. L’uomo che aveva problemi di salute sarebbe l’ennesima vittima della fabbrica dei veleni che fa salire a 29 la terribile conta. L’uomo come suo cognato, che è deceduto due anni fa, aveva lavorato nella fabbrica di Elio Graziano negli anni 80 dall’83 all’88, nel periodo storico che con il passare degli anni si è rivelato il peggiore, infatti tutti gli ex operai di quegli anni o non ci sono più o sono malati. Angelo si era costituito parte civile nel processo di primo grado, in corso a Napoli.
Anche Tony Della Pia, segretario irpino di Rifondazione Comunista, racconta: E’ morto un altro dipendente dell’ex Isochimica, il ventinovesimo padre di famiglia che ha avuto la sventura di lavorare negli anni ottanta in quella maledetta fabbrica (...). Mentre questa gente muore, tra l’indifferenza generale, chi ha il dovere costituzionale di garantire la verità continua ad ostacolare e soffocare la loro legittima sete di giustizia, trasformando un processo, iniziato tardi e macroscopicamente parziale, in una farsa, infatti pochi giorni fa è stata rinviata l’ennesima udienza perché presso l’aula bunker del tribunale di Napoli i riscaldamenti era spenti per la mancanza del combustibile, in una giornata non particolarmente fredda. Noi temiamo che la lunga opera di insabbiamento iniziata trenta anni orsono continui! Indignati e addolorati stringiamo forte la famiglia e gli ex colleghi di Angelo".
