Il Vescovo incontra il consiglio presbiterale a Valleluogo

Preparativi per il convegno pastorale 2020 in programma dal 27 al 29 agosto

il vescovo incontra il consiglio presbiterale a valleluogo

Il lavoro del Convegno e` aprire orizzonti di confronto e di crescita perche´ la nostra pastorale possa essere piu` agevole e fruttuosa...

Ariano Irpino.  

"La recente pubblicazione del direttorio della catechesi del pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, trova fondamento nelle parole di Papa Francesco: «Abbiamo riscoperto che anche nella catechesi ha un ruolo fondamentale il primo annuncio o “kerygma”, che deve occupare il centro dell’attivita` evangelizzatrice e di ogni intento di rinnovamento ecclesiale [...] E` l’annuncio che risponde all’anelito d’infinito che c’e` in ogni cuore umano».

Ne emerge la consapevolezza che e` urgente un rinnovamento dell’annuncio che non puo` essere solo un semplice cambiamento di strategia pastorale." Sono le parole del Vescovo della diocesi di Ariano-Lacedonia nel presentare l'annuale convegno pastorale.

"La Chiesa non vive piu` in un regime di cristianita` ma in una societa` secolarizzata, in cui il fenomeno della lontananza dalla fede e` aggravato dal senso del sacro ormai perduto e da una messa in discussione della scala dei valori cristiani.

Molti fedeli non sono piu` convinti di cio` in cui ‘credono’, o consapevoli dei fondamenti della fede che, a volte, puo` apparire non sostenuta da un’esperienza autentica.

Il direttorio tocca anche la necessita` di una rinnovata valorizzazione dei segni liturgici dell’iniziazione cristiana, la progressiva maturazione del processo formativo in cui tutta la comunita` e` coinvolta, il legame tra evangelizzazione e catecumenato, l’inserimento progressivo nel mistero della fede. Esprime il bisogno di una catechesi con un punto di forza nell’incontro che coinvolge catechista e chi viene catechizzato e permette di sperimentare la presenza di Dio nella vita.

L’appuntamento annuale del nostro convegno pastorale, quale consueta sosta di riflessione, si situa nel percorso di una lettura sapienziale del tempo che viviamo.

Un tempo di svolta epocale, anche a causa della pandemia del Coronavirus. Registriamo un cambiamento di passo e di prospettiva, che ha messo a nudo tante fragilita`. Ci e` richiesto di avere, ancor di piu`, a cuore l'annuncio del Vangelo partendo dai fondamentali pilastri della catechesi, della liturgia, della carita`, pensando al futuro delle nuove generazioni tra le emergenze di questo tempo con la crescita delle poverta`, delle solitudini, con lo ‘svuotamento’ dei nostri paesi ma con coraggio leggere, con uno sguardo di fede, i segni dei tempi.

Il Convegno Pastorale Diocesano ancora una volta vuole farci cosi` rimboccare tutti insieme le maniche per intraprendere, nelle complessita` che viviamo, il nuovo anno pastorale.

Il lavoro del Convegno e` aprire orizzonti di confronto e di crescita perche´ la nostra pastorale possa essere piu` agevole e fruttuosa.

Ne avvertiamo oggi, ancora di piu`, l’esigenza in un particolare frangente storico a seguito della pandemia, da cio` che ha prodotto e produrra` da un punto di vista sociale, economico, ecclesiale.

Bisogna ripartire in sicurezza, ma anche senza paura, consapevoli che anche la pastorale e` messa alla prova ed ha bisogno di nuove motivazioni e di un nuovo orientamento.

Lo scorso 5 febbraio 2020 ho incontrato molti di voi impegnati negli uffici pastorali a Mercogliano presso l’Istituto delle Suore Benedettine per un momento di verifica e confronto in vista del nuovo anno pastorale. A causa del lock-down non e` stato possibile ripetere l’incontro il 18 marzo successivo, ma gia` in quella occasione ho potuto fare mie alcune considerazioni che sono alla base di questa proposta.

In quella sede emergeva l’esigenza di un cammino organico per la nostra Chiesa particolare, di una progettualita` nel tempo che ci faccia andare all’essenziale e semplifichi le nostre agende pastorali, spesso troppo intasate.

Ed e` proprio di un cammino cosi` che abbiamo bisogno, di un lavoro che ci veda protagonisti insieme ai nostri fratelli laici per ritornare all’essenziale: formare cristiani, non “uomini religiosi”, ma discepoli del Maestro che ci ha conquistato il cuore - diceva Bossuet - «la Chiesa e` il Cristo diffuso e comunicato» ... questo e` il compito che sempre ci attende ed e` la nostra comune responsabilita`.

Aiutati nella riflessione dal carissimo Don Alessandro Amapani teologo e pastoralista, il convegno ci aprira` le porte ad un triennio che avra` come centro l’Eucaristia, non considerata solo nei suoi aspetti strettamente liturgici e sacramentali, quale stile di vita per una sequela personale e comunitaria.

Questo triennio - afferma Melillo - dovra` aiutarci a rifondare e a ricomprendere una “ecclesiologia eucaristica” in cui ogni battezzato possa trovare il proprio posto nella Celebrazione, come nella vita della Chiesa.

Il Convegno accenda quell’entusiasmo delle ripartenze e quella sana ansia pastorale il bisogno di ricongiungere riflessione e azione, idealita` e sguardo concreto sulla realta`.

Come gia` programmato prima del lock-down, il Convegno si terra` ad Ariano presso l’Istituto scolastico “Pasquale Stanislao Mancini” in localita` Cardito nei pomeriggi dal 27 al 29 agosto.

Domenica 30 agosto nel pomeriggio concluderemo il Convegno e apriremo il cammino triennale con una celebrazione eucaristica, le cui modalita`  saranno al piu` presto comunicate, cosi` come il programma dettagliato del Convegno stesso.

Ho deciso, pertanto, di incontrare per una riflessione condivisa il consiglio presbiterale, prima di metterci all’opera. Per questo ci ritroveremo con i membri del consiglio presbiterale venerdi` 17 luglio - dalle ore 9,30 alle 12,30 - presso la “Casa Luigi Novarese” di Valleluogo.

Sono felice di rincontrarvi per condividere con voi l’attesa, la fatica, le speranze, i dettagli di questo percorso, sapendo che camminando si apre il cammino e che, al termine del triennio, a Dio piacendo, e` mio auspicio di celebrare il congresso eucaristico diocesano. Il Signore ci benedica e ci conduca tutti, pastori e gregge, alla conoscenza sicura del suo amore e della sua volonta`."