Maturità, alunni espulsi. «Peccato, erano brillanti»

Il provveditore: fatto sconcertate. Intanto i due alunni presentano ricorso al Tar

«I ragazzi hanno portato un secondo cellulare che non è stato consegnato ai docenti della commissione - spiega Grano -. In più lo smartphone era collegato in rete e sulla versione di Tacito. E' stato obbligatorio sospenderli, questa è la procedura»

Avellino.  

Sono stati espulsi dalla commissione di maturità 2015 e domani non saranno in aula per sostenere il quizzone. I due studenti del Colletta sospesi dall'esame di stato intanto hanno fatto ricorso al Tribunale Amministrativo facendo ricorso all'articolo 700, somma urgenza. Si tratta di uno studente e una studentessa del Liceo Classico «Colletta» di Avellino, perché scoperti con un altro cellulare, al di fuori di quello consegnato, durante lo svolgimento della versione di latino sugli «Ultimi giorni di Tiberio», brano tratto dagli Annales di Tacito. Il Consiglio di Stato ha già consentito ad altri studenti, in casi analoghi, di svolgere l’esame, senza ripetere l’anno, per garantire il diritto allo studio. «Quanto accaduto desta sconcerto. Inoltre i due alunni in questione sembra fossero anche bravi studenti - aggiunge Rosa Grano - con un percorso brillante nei precedenti cinque anni».Il fatto è accaduto, giovedì mattina, giorno della seconda prova degli esami. Versioni contrastanti e voci diverse continuano a rincorrersi sul caso. Secondo alcune indiscrezioni i ragazzi sosterrebbero di essere stati trovati in possesso di telefoni cellulari ma spenti, e quindi non utilizzati per copiare. Così si sono rivolti a degli avvocati per fare ricorso al Tar e dare la propria versione dei fatti, sperando di recuperare e conseguire la maturità.

Prontamente era stato avvisato dell’accaduto anche Maurizio Riccio, ispettore incaricato sulla vigilanza agli esami di Stato e Rosa Grano, dirigente dell’Ufficio Scolastico, Ambito Territoriale di Avellino. Costantemente aggiornato su quanto accaduto l'ufficio scolastico regionale. Ai ragazzi non è stato possibile far proseguire la seconda prova e l’esame di Stato è di fatto terminato in anticipo, in attesa della risposta del Tar. «I ragazzi hanno portato un secondo cellulare che non è stato consegnato ai docenti della commissione - spiega Rosa Grano -. In più lo smartphone era collegato in rete e sulla versione di Tacito. 

 

E' stato obbligatorio sospenderli, questa è la procedura. Per tutti gli altri studenti non ci saranno problemi». Se il Tar dovesse accogliere l'istanza dei due studenti gli alunni potrebbero essere reinseriti recuperando in corso d'opera con prove suppletive. Un caso eccezionale in cui il tribunale amministrativo dovrebbe riuscire a garantire la rapidità assoluta nella valutazione. Un'altra soluzione possibile potrebbe essere quella di slittamento a settembre con una seduta straordinaria d’esame. 

Simonetta Ieppariello