"Io, il covid e quella partita a carte. Grazie Maurizio"

Un paziente del Covid Hospital ringrazia un sanitario dell'Ospedale San Giuseppe Moscati

io il covid e quella partita a carte grazie maurizio
Avellino.  

Una partita a carte per sentirsi meno solo, durante la propria battaglia contro il coronavirus. Succede in una corsia del Covid Hospital di Avellino, dove un paziente, Marco Picariello ha voluto ringraziare il suo “angelo” in corsia, uno dei tanti sanitari che lo hanno assistito con professionalità e impegno, durante la sua degenza. Oggi Marco è stato dimesso dal Covid Hospital del San Giuseppe Moscati di Avellino e ha voluto salutare tutti i sanitari, che gli hanno fornito cure e sostegno, ma soprattutto Maurizio un Oss, che ha saputo dargli anche affetto e senso autentico di vicinanza. "Maurizio oggi non era di turno e quindi ho voluto mandargli un messaggio. Non dimenticherò mai la sua dolcezza e umanità. Mi ha regalato un mazzo di carte napoletane per tirarmi su, per farmi ridere. Mi ha sfidato ad una partita a scopa. E' stato un momento speciale, indimenticabile, in cui mi sono sentito nuovamente forte e speranzoso. Anche questo è il Covid Hospital” - racconta Marco, che ha voluto così ringraziare e salutare Maurizio che, scherzosamente e umanamente, nella sua pausa lavoro gli ha dedicato del tempo, rincuorandolo e sollevandolo, per qualche minuto, dal pensiero doloroso del ricovero per la positività al covid -".

Maurizio caro, tra qualche ora sarò dimesso. Continuerò la terapia con ossigeno e altri farmaci a casa - racconta Marco in un commosso messaggio di saluto -. Ti volevo ringraziare di cuore, per come mi avete trattato in ospedale e per la bella persona che sei. Caro Maurizio mi sei stato sempre vicino. Nel reparto Covid ho trovato persone come te, umane e disponibili, che per me hanno fatto molto di più, rispetto ai semplici doveri professionali e protocolli sanitari. Esco dall'ospedale da persona, credo, migliore, e spero di poterti rivedere fuori, caro Maurizio. Il mazzo di carte da gioco napoletane, con cui per qualche minuto ti sei intrattenuto con me, resterà sempre uno dei cimeli più importanti della mia vita da conservare. Quella partita a scopa resterà memorabile e ti aspetto fuori dall'ospedale per una rivincita”.