Omicidio Gioia, oggi i funerali. Intanto l'odio corre sul web

Alle ore 15 l'addio all'uomo ucciso con 14 coltellate.Restano in carcere sua figlia e il fidanzato

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Avellino.  

Si terranno questo pomeriggio, alle ore 15, nella chiesa di San Ciro a viale Italia i funerali di Aldo Gioia, il 53enne ucciso con 14 coltellate in casa sua (clicca per leggere la dinamica del brutale omicidio), al Corso Vittorio Emanuele di Avellino nella notte tra venerdì e sabato.

I funerali

Restano in carcere sua figlia Elena e Giovanni Limata, fidanzato di quest'ultima, che ieri hanno incontrato il Gip che ha confermato la misura. Le esequie saranno celebrate nella chiesa di San Ciro officiale dal Don Luciano Gubitosa, in quella chiesa, in quel luogo di culto e preghiera così caro ad Aldo Gioia, che partecipava da anni a tante iniziative dei neocatecumenali.

Un delitto, quello di Aldo Gioia, che ha sconvolto l’intera città, ma soprattutto gli amici di una vita di Aldo, che tutti ricordano come un uomo dai sani valori, orgoglioso del suo lavoro alla Fca, della sua famiglia e delle sue passioni coltivate con tanta vitalità.

Gli amici di San Ciro

La sua partecipazione al gruppo dei Neocatecumenali (clicca per leggere e ascoltare il ricordo del dottore Gennaro Bellizzi) risale agli anni di fervente passione e militanza di don Michele Grella come ricorda Paolo Spagnuolo: «Per diversi anni siamo stati in tanti, l’uno al fianco dell’altro. Siamo cresciuti insieme, diventando uomini e donne. Ricordo le tante giornate ed esperienze vissute con Aldo: le Veglie, le Giornate della Gioventù, e le feste trascorse scanzonati e giovanissimi assieme. Ci porteremo tutti dentro il cuore quel tuo inimitabile sorriso, caro Aldo». 

Il tritacarne mediatico

Intanto sui social network continua a svolgersi una sorta di processo mediatico contro i due presunti assassini. In tanti invocano la galera a vita per i due giovanissimi accusati.

Un tritacarne mediatico continua a fagocitare immagini di Elena Gioia, corredate da commenti. La 18enne studentessa del Virgilio Marone è accusata di aver concorso all’omicidio di suo padre Aldo. Ovunque, da facebook a instagram, si leggono commenti che condannano aspramente i due ragazzi senza appello. Una vera e propria gogna mediatica ha travolto anche il 23enne Giovanni Limata, presunto autore materiale del delitto, fidanzato della giovane Elena. L’odio scorre a dismisura ai tempi del social.

«Assassino, devono rinchiuderti in carcere e buttare la chiave», una delle frasi poste a corredo di qualche post intriso di veleno su Facebook.

Ma istituzioni e comunità si interrogano sul perchè di una simile tragedia (clicca e leggi le dichiarazioni del prefetto di Avellino, Paola Spena). Numerosi i commenti di chi invoca attenzione e prudenza nel celebrare sommari processi nei confronti dei due presunti colpevoli, aspettando il corso della giustizia.