Elezioni avvocati, nei ricorsi intervengono gli avvocati Benigni e Fabiano

Si attende la decisione del Consiglio Nazionale Forense

elezioni avvocati nei ricorsi intervengono gli avvocati benigni e fabiano
Avellino.  

 

di Paola Iandolo

Ricorsi contro gli “incandidabili”: i due consiglieri che hanno ottenuto il numero maggiori di preferenze, gli avvocati Fabio Benigni e Roberto Fabiano - sono scesi in campo, presentando un intervento ad opponendum a favore dell’avvocato Francesco Saverio Iandoli, nel ricorso presentato dagli avvocati Elena Ferrara e Nicola Micera (i due esclusi). I ricorsi sono stati presentati dagli avvocati Elena Ferrara e Nicola Micera contro Francesco Saverio Iandoli (605 preferenze), Mariarita Martucci (491 voti) e Giovannangelo De Giovanni (490 voti) in quanto a loro avviso sarebbero incandidabili per non aver rispettato il divieto di candidarsi per il terzo mandato consecutivo. 

Diversa la posizione di Francesco Saverio Iandoli che ha rispettato il periodo di fermo, ma ad avviso dei ricorrenti per un periodo inferiore alla durata del mandato svolto. Nella sua stessa condizione si trovano anche i due consiglieri che hanno presentato l’intervento ad opponendum.

Il termine ultimo per presentare i ricorsi sull’incandidabilità dei componenti del consiglio dell’ordine di Avellino, scade mercoledì e non si esclude che ne arriveranno anche degli altri. Reclami sui quali dovrà pronunciarsi il Consiglio Nazionale Forense, ma si prevede che i tempi siano piuttosto lunghi.

Le dichiarazioni dell’avvocato Fabio Benigni

«Prima di formalizzare la mia candidatura ho approfondito ed esaminato con attenzione l'evoluzione giurisprudenziale riguardante la problematica del divieto del terzo mandato consecutivo poiché ritengo che il rispetto della legalità debba costituire un presupposto imprescindibile non solo per chi aspira a ricoprire cariche pubbliche, ma anche per l'intera collettività, al fine di garantire la convivenza civile in uno Stato democratico.

Appena ho appreso la notizia di possibili ricorsi per motivi differenti da quelli che riguarderebbero la mia elezione, ho informato i ricorrenti che in altre realtà forensi erano state proposte impugnazioni anche nei confronti di chi si trovava nella mia situazione, comune a quelle dei consiglieri Roberto Fabiano e Francesco Saverio Iandoli, invitando loro a effettuare le opportune valutazioni sul punto, a prescindere dal rapporto di colleganza.

Successivamente avendo i ricorrenti proposto l'iniziativa giudiziaria solo nei confronti del Consigliere Iandoli, ho deciso d'intesa con il consigliere e amico Roberto Fabiano, di proporre nel giudizio riguardante Iandoli un intervento. Il detto intervento, pur non necessario, si rende opportuno poiché nella denegata ipotesi di accoglimento del ricorso nei confronti del consigliere Iandoli, io e Fabiano resteremmo comunque, in carica. Ritengo, pertanto, giusta la detta iniziativa, pur essendo certo dell'infondatezza delle questioni che riguardano la nostra posizione, al fine evitare che situazioni analoghe possano, eventualmente, ricevere un trattamento diverso».