Terremoto Turchia, Montella: "Sto bene, ho pensato al dramma dell'80 in Irpinia"

Il tecnico casertano dell'Adana in Turchia ricorda il sisma irpino e rassicura sulle sue condizioni

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"Stiamo bene, la squadra sta bene, abbiamo tanti famigliari di calciatori coinvolti, ma fortunatamente il club sta organizzando lo spostamento in altra città per noi, sono ore difficili, questo è un dramma mondiale, una situazione surreale e prego"

Avellino.  

“Ho subito pensato al 23 novembre del 1980. Ricordo perfettamente che ero nel cortile di casa mia, tra le altre case. All’improvviso sentii un boato terribile. Ancora oggi non posso dimenticare quel rumore”. Così Vincenzo Montella tecnico dell’Adana, attualmente in Turchia rassicura sulle sue condizioni e ricorda come in questi tragici momenti abbia ricordato il terremoto del 1980 in Irpinia: "Stiamo bene, la squadra sta bene, abbiamo tanti famigliari di calciatori coinvolti, ma fortunatamente il club sta organizzando lo spostamento in un’altra città per noi, sono ore difficili, questo è un dramma mondiale, una situazione surreale e prego per tutte le famiglie coinvolte”, ha spiegato 

Quando la terrà tremo in Irpinia nel 1980, allora Vincenzo Montella aveva sei anni e mezzo e viveva a Castello di Cisterna, nell’entroterra napoletano dove fortissimo arrivò il terremoto dell’Irpinia a sconvolgere la sua vita di bambino innamorato del pallone. L’ex attaccante, ora allenatore dell’Adana Demirspor, ha raccontato al telefono con l’Ansa il dramma che sta vivendo con tutto il suo gruppo dopo il sisma che ha sconvolto il sud della Turchia, al confine con la Siria.

“Ci sono continue scosse di assestamento, siamo tutti preoccupati e in balia degli eventi – ha spiegato il tecnico -. Con il Demirspor siamo a Instabul da ieri, la partita con l’Umraniyespor è stata annullata. Ad Adana so che il terremoto si è sentito forte, molti miei giocatori sono preoccupati per le famiglie. Ci hanno riferito che sono crollati palazzi e che tanta gente era per strada nella notte. Anche l’hotel dove risiedo ad Adana so che è stato evacuato e ha preso fuoco. Ci siamo salvati solo perché dovevamo giocare a Istanbul” ha concluso Montella.