"La cultura musicale come stella polare. Una passione sconfinata, coltivata al di là di ogni genere e ogni età. La voglia sempre di aprirsi ai giovani e condurli per mano nel meraviglioso mondo delle sette note.". Così il sindaco Laura Nargi ricorda Michele Acampora, storico punto di riferimento della Cultura musicale Avellinese. Studioso e musicofilo di razza si è spento a 74 anni , dopo una lunga malattia. Sui social scorrono memorie, ricordi e immagini del pioniere di Radio Alfa, Radio Avellino che in città ha insegnato ad intere generazioni l'amore per la musica.
Le note, la musica, la magia dell'uomo dei dischi
Michele era una cosa sola con i dischi, gli strumenti e le note di cui si era nutrito sin da ragazzo, un’enciclopedia vivente ma anche un sognatore che aveva cercato di tradurre in realtà i suoi sogni, come quelli evocati dai Beatles o dai Pink Floyd. Merito della rivista specialistica che arrivava a casa sua puntuale, anche dopo la morte del nonno, compositore e direttore di banda e della sua sete di conoscenza. Poi c’erano state le esperienze alla Radio, da Radio Avellino, prima emittente della provincia a Radio Alfa e Radio Punto Nuovo di cui era stato direttore artistico, con palinsesti incredibili e proposte all'avanguardia per i fortunati seguaci del professore con la passione del rock Ad Avellino arrivavano anteprime di dischi importanti ed esperienze incredibili come quel concerto di Lou Reed al Partenio
Il suo negozio il tempio delle meraviglie
"Michele Acampora era un punto di riferimento intergenerazionale della nostra comunità. Da Ananas & Bananas, prima, e da Camarillo Brillo, poi, migliaia di avellinesi hanno affinato la loro grammatica sentimentale e musicale - continua Nargi -. Mancherà tantissimo ad Avellino e non soltanto agli appassionati di musica. La sua scomparsa lascia un vuoto. Ma il silenzio è una condizione stessa della musica. Ed in quell’intervallo ricorderemo il suo sorriso e la sua grande umanità. Ciao Michele. Che la terra ti sia lieve. La musica lassù sicuramente sarà di tuo gradimento". Conclude Nargi.
Todisco: addio ad uno dei pilastri della cultura avellinese
"Se n’è andato uno dei pilastri intellettuali della nostra città: Michele Acampora. Con lui e con le sue creature, prima tra tutte “Ananas&Bananas” e successivamente “Camarillo Brillo”, sono state educate generazioni e generazioni di avellinesi alla musica". Così Francesco Todisco.
"Siamo cresciuti con lui"
Molti di noi sono cresciuti curiosando fra la Libreria “Petrozziello” e “Ananas&Bananas”, fra libri, nastri e vinili. Dove ci accoglieva lo sguardo di Tonino, fra i libri, e di Michele, fra i dischi. Con quella capacità di ascoltare che in fondo interrogava l’animo e i sentimenti di tutti coloro che erano accolti in questi pezzi di Avellino".
Addio ad un intellettuale puro
"E per me, cosi come per tanti altri, hanno sempre costituito un binomio inscindibile di avellinesita’ pura, colta, ironica e cordiale - continua Todisco -. Michele è stato tanto altro: un intellettuale puro, docente, animatore di tante iniziative editoriali a partire dalle trasmissioni delle prime emittenti radiofoniche irpine, promotore di tante iniziative associative".
La stagione dei grandi concerti ad Avellino
"Il suo impegno con l’Arci e la stagione dei grandi concerti organizzati ad Avellino sono solo un altro pezzo di questa storia.- ricorda Todisco -. Michele detesterebbe un ricordo fatto di nostalgia e retorica. Dell’Avellino che non c’è più e dell’impegno civile e politico che manca e che rende tutti più soli e malinconici. Perché la nostalgia l’avrebbe osservata sorniona e l’avrebbe sfidata con una battuta delle sue. E avrebbe messo su un pezzo dei Beatles. Ciao Michele".
Montefusco: il tuo negozio il nostro tempio
"Per gli avellinesi della mia generazione Michele Acampora è stato un custode di meraviglie - ricorda commosso Roberto Montefusco -. Un mondo che si materializzavano in oggetti, in un disco, poi in un Cd, prima che YouTube cambiasse tutto per sempre. Immergersi in quel negozio era un viaggio di libertà, dove ognuno aveva la sensazione di trovare ciò che desiderava, o di scoprire qualcosa di nuovo. Io feci lì, da adolescente, la scoperta di quei cantautori che mi cambiarono il modo di stare al mondo.Avellino gli deve molto. Che la terra gli sia lieve.".
I suoi consigli musicali in radio, un ricordo commovente
Antonella Palladino ricorda: "Intere generazione hanno avuto il piacere di ascoltarlo in radio, di seguire i suoi consigli musicali, di sorridere della sua ironia.. Uomo colto, gentile discreto.. La città perde un uomo di valore, stringo con infinito affetto Silvia, compagna di una vita, collega nel lavoro.. Una coppia tenera ed unita come pochi in città, indivisibili.
Ivo Capone: da ieri in città rimbomba un grande vuoto
"Ci sono persone che sembrano nate per lasciare un segno indelebile. Michele Acampora era tra queste.
Ad Avellino, il suo nome è legato agli albori delle radio private, quando la musica si trasmetteva con il cuore prima ancora che con un microfono. Michele era lì, con la sua voce e la sua conoscenza, a guidare ascoltatori e amici in un viaggio tra note, generi, tendenze. Poi arrivò “Ananas e Bananas”, il suo negozio di dischi, un luogo diventato mitico per chiunque amasse davvero la musica". Ricorda Ivo Capone sindaco di Summonte.
Il suo negozio il nostro rifugio
"Quella bottega – perché di questo si trattava, nel senso più nobile del termine – era un rifugio, un laboratorio di emozioni, una piccola università popolare dove ogni vinile aveva una storia e ogni musicassetta diventava l’inizio di una conversazione. Michele ti accoglieva con un sorriso, un consiglio, spesso con un brano da ascoltare subito, lì, sul posto, perché “questo ti piacerà, fidati”. E si fidavano in tanti, perché Michele non sbagliava mai. Era un maestro silenzioso, uno di quelli che non si impongono, ma si fanno ascoltare. Uno che non faceva mai pesare il proprio sapere, ma lo regalava con generosità.
Lo ricordo con affetto anche per l'aiuto prezioso e spontaneo che mi offrì quando, da presidente della quarta circoscrizione, organizzai l’evento estivo “Restate Ragazzi” insieme all’amico Luca Abete. Michele non si limitava a suggerire qualche nome, lui arrivava con idee, proposte, intuizioni brillanti.
Da ieri, rimbomba un grande vuoto. Ma resta tutto quello che ha seminato e il ricordo di una persona gentile, competente, capace di entrare nel cuore. All’adorata Silvia, amica di sempre, il mio più sincero abbraccio. Da Bologna, città della musica dove mi trovo in queste ore per motivi di lavoro, riecheggiano come una melodia le sue parole, i suoi consigli, le sue battute. Che custodirò per sempre gelosamente". Conclude Capone.
