Malzoni: la mia laurea con Cillo 60 anni fa. Oggi? Lavoro con la stessa passione

Oggi la festa al Malzoni Research Hospital: mai stanco, sempre entusiasta e grato alla vita

Mio padre ha fondato ad Avellino la Clinica Malzoni nel 1957. Oggi 160 posti letto e un Research Hospital dotato di 5 sale operatorie, di una Terapia Intensiva Neonatale (TIN), di una Terapia Intensiva Post-Chirurgica (TIPC) e di un centro di dialisi

Avellino.  

Gli sono state regalate sesssanta rose rose, come gli anni in cui ogni giorno ha lavorato, da quella laurea in Medicina e Chirurgia ottenuta con 110 e lode all'Università di Napoli. Oggi il professore Carmine Malzoni ha operato come ogni martedì, con lo stesso talento di quando era ragazzo, con lo stesso impegno e passione di quando prestò giuramento ispirandosi a Ippocrate. “Lavoro oggi come ieri e con lo stesso impegno e passione – racconta emozionato il professore -. Mi ritengo un uomo fortunato per aver fatto e, soprattutto, per poter continuare a fare il lavoro che amo. Ho avuto soddisfazioni straordinarie, mi sento in debito con la vita. Ho avuto una vita lunga, non mi par vero di aver potuto erogare salute e gioia agli altri - racconta emozionato il professore Malzoni -. Ho avuto il privilegio di aver assistito al miracolo della nascita e di aver dato dignità alle pazienti terminali. Son grato alla vita di aver avuto l’opportunità di aver salvato molte donne affette da tumori gravi.”.

La vita del professore

Carmine Malzoni è nato ad Avellino il 23 giugno del 1941, si è laureato in medicina e chirurgia all’età di 24 anni con il massimo dei voti nel dicembre del 1965 presso l’allora Università degli studi di Napoli; poi Seconda Università di Napoli (SUN), attualmente Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” Ha  conseguito, cum laude, nel 1965 la specializzazione in ginecologia e ostetricia, presso la suddetta Università. È stato assistente di ruolo nella stessa Università fino al 1973 e anni dopo professore di specialità alla SUN e all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.

Ogni giorno il professore arriva per primo a piedi al lavoro

Ogni giorno, ancora oggi, il professore da tutta la vita è il primo ad arrivare al Malzoni Research Hospital di viale Italia. Arriva a rigorosamente a piedi e di mattino presto, per essere esempio e guida delle nuove generazioni di medici e chirurghi. Lo fa, racconta emozionato, "con la stessa passione ed entusiasmo di lavorare e sognare una medicina, sanità migliore, all'avanguardia, efficace ed efficiente".

Sotto la sua direzione sono nati 136mila bambini

136Mila parti sotto la sua responsabilità, migliaia interventi di chirurgia oncologica ginecologica di alta specialità, 90 mila amniocentesi e una clinica diventata Research Hospital, che guarda al futuro di cura e ricerca nel segno dell'eccellenza. Sono solo alcuni dei numeri raggiunti dal professore nei suoi 60 anni di carriera. Il professore Carmine Malzoni oggi ha tagliato il traguardo dei sessanta anni di carriera, tra emozioni e ricordi, senza mai perdere di vista quella che è stata per lui una missione di vita: fare il medico.

Il presidente Sellitto: Malzoni luminare straordinario

Il professore è stato salutato dal presidente dell'Ordine dei Medici, Francesco Sellitto, con una targa speciale. Poi le strette di mano e abbracci con colleghi e amici, parenti che hanno portato tributo e saluto ad un luminare della chirurgia ginecologica nazionale. La clinica diventata ospedale di ricerca è stata la sua più grande soddisfazione , ottenuta grazie alla seconda eccellenza per generazione: suo figlio, il professore Mario Malzoni. Nel salone del Malzoni Reasearch Hospital in tanti sono venuti a salutare il professore, ricordandone l'impegno, la professionalità, la passione e amore che per tutta la vita ha avuto per la medicina, la cura delle donne. “Non mi sono mai stancato, ho lavorato e lavoro con le stesso entusiasmo ogni giorno".

La mia laurea con l'amico fraterno Cillo 60 anni fa

"Oggi ricordo come fosse ieri quella seduta di laurea, che sostenni con il mio amico fraterno il dottore Cillo. Ricordo quell'entusiasmo di sognare la medicina del futuro. Sono stato fortunato, ho vissuto passaggi epocali, con la nostra struttura e anche grazie a mio figlio, il professore Mario Malzoni, ne siamo stati appassionati protagonisti. Cosa dico ai nuovi medici? Di essere sempre pronti ad essere in campo, di imparare e praticare subito la medicina e qui al Malzoni Reasearch Hospital, grazie all'intesa con l'università ne formiamo tanti. Questo aspetto mi rende sempre più giovane e desideroso di fare, curare, assistere le nostre pazienti”.

La vita di Carmine Malzoni

Il professore è nato ad Avellino e sono il secondogenito di Mario e Giada Porcelli. “Ho avuto una sorella Mariella. Mio padre ha fondato ad Avellino la Clinica Malzoni nel 1957, ove erano operativi i reparti di ginecologia, ostetricia, chirurgia generale, ortopedia, nefro-urologia. In clinica inizialmente vi erano 30 posti letto, nel corso degli anni la sede è stata ingrandita fino agli attuali 160 posti. Oggi è un Research Hospital dotato di 5 sale operatorie, di una Terapia Intensiva Neonatale (TIN), di una Terapia Intensiva Post-Chirurgica (TIPC) e di un centro di dialisi».Storico e brllante studente del Pietro Colletta, il professore ha praticato la pallacanestro a livello agonistico fino all’età di 18 anni. "Ho giocato nella squadra della mia città natale che in quegli anni militava in serie C», ricorda emozionato.

Poi la scelta di diventare medico ginecologo

«Mio padre era ginecologo, fu primario del reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale di Avellino e presidente dell’Ordine dei medici della stessa città per tutta la sua vita. Mi trasmise la passione per la ginecologia e per me è stata una scelta naturale».

L'innovazione nella professione

 

«Decisi di dedicarmi all’oncologia ginecologica che all’epoca in Italia praticavano solo pochi centri. Ragion per cui ho acquisito competenze di chirurgia generale, di chirurgia vascolare, di urologia e di tecniche anestesiologiche in modo da poter esser un chirurgo completo e risolvere complicanze gravi che avrebbero richiesto un’equipe multidisciplinare. Ho organizzato numerosi congressi e ho invitato centinaia di colleghi per discutere sulle innovazioni e sui progressi in campo ginecologico, ostetrico e oncologico. L’utilizzo della partoanalgesia, insieme delle tecniche per alleviare o eliminare il dolore durante il travaglio di parto e il parto, risale al 1965. Durante un viaggio in Giappone nel 1971 acquistai il Sonicaid, un dispositivo elettronico per auscultare il battito cardiaco fetale. La prima isteroscopia, esame endoscopico che permette di visualizzare e intervenire nell’interno dell’utero, risale agli inizi degli anni ’70 del secolo scorso. Il primo ecografo utilizzato per la diagnostica ginecologica e ostetrica risale al 1978. L’Unità di ostetricia della clinica Malzoni si avvale della presenza della TIN (Terapia Intensiva Neonatale) per la cura dei neonati critici e prematuri già da decenni. Il primo apparecchio diagnostico TAC (Tomografia Assiale Computerizzata), oggi detto TC (Tomografia Computerizzata), fu installato in clinica nel 1981».

La sua grande passione la ginecologia oncologica

«Ho imparato tecniche chirurgiche dai migliori professionisti nazionali e internazionali, invitando costoro nella mia clinica. Ho effettuato il primo intervento di isterectomia radicale nel 1968 a una donna di 38 anni affetta da cancro originaria di Solofra, un paese della provincia di Avellino. Son lieto di avere avuto due figli, Annamaria e Mario, che hanno seguito le mie orme e attualmente sono professionisti affermati e apprezzati. In particolare, mio figlio si occupa di laparoscopia ed è riconosciuto esser uno degli esperti più affermati a livello mondiale. Abbiamo organizzato congressi internazionali che ci hanno fatto conoscere nel mondo da numerosi specialisti nel settore della laparoscopia. Tutto ciò è stato coronato, nel 2019, da un prestigioso riconoscimento europeo da parte dell’ESGO (European Society of Gynaecological Oncology [Società Europea di Ginecologia Oncologica]), ovvero abbiamo ricevuto la certificazione di centro d’eccellenza europeo nella cura dei tumori ginecologici, unitamente ad altri 8 centri oncologici europei. Il Centro Oncologico Malzoni nell’approccio alle patologie oncologiche si avvale dell’ausilio del G.O.M. (Gruppo Oncologico Multidisciplinare) costituito da: ginecologo oncologo, oncologo medico, anatomopatologo, radioterapista, radiologo, ecografista e anestesista».