Fu un arianese, il testimone dell'affondamento del Titanic

"Non affondò per collisione ma perchè speronato"

Il racconto di Raimondo Vitillo, nato ad Ariano Irpino il 14 maggio 1888 e deceduto a 88 anni nella sua città natale, uno dei pochi superstiti dall'affandonamento del transatrantico,

Ariano Irpino.  

 "Il Titanic non è affondato per la collisione con un iceberg nella notte tra il 14 e 15 aprile 1912 ma perché è stato speronato da un piroscafo che batteva bandiera olandese o svedese", l'ha sempre sostenuto Raimondo Vitillo, nato ad Ariano Irpino il 14 maggio 1888 e deceduto a 88 anni nella sua città natale, uno dei pochi superstiti dall'affandonamento del transatlantico, avvenuto esattamente un secolo fa, il 14 aprile 1912.

Una versione tramandata al figlio Carmine che vive a Seregno da oltre cinquant'anni. "Mio padre - ha affermato Carmine - tutte le volte che tornava sull'argomento non ha mai cambiato versione, neppure nei piccoli particolari perché quell'episodio è rimasto scolpito in maniera indelebile nella sua mente.

Uscito sul ponte a prendere un po' d'aria ha udito tre forti fischi, poi un forte boato e visto un piroscafo che se ne andava non riuscendo a distinguere se la bandiera era olandese o svedese. Ma di aver visto un iceberg non ha mai fatto menzione. Al rientro dopo il naufragio aveva scritto più lettere all'ambascita raccontando la vera storia di cos'era accaduto quella notte sul Titanic, ma non ha mai avuto risposta." Lo riporta in un articolo Paolo Volonterio, su il Cittadino, il quotidiano on line di Monza e Brianza e Attivo Tv, entrambi con ampio risalto. (Foto dal web ilnavigatorecurioso.myblog.it).

Gianni Vigoroso