Profugo del Bangladesh derubato dei suoi risparmi ad Ariano

Una somma che aveva accumulato per spedire a sua madre in vista del ramadan

A Camporeale, dove la comunità di migranti si è subito integrata con la gente del luogo, nonostante la scelta infelice di un luogo isolato, fatto solo di auto che sfrecciano da una direzione all’altra è scattata subito la macchina della solidarietà..

Ariano Irpino.  

Lo hanno avvicinato in tre, chiedendogli prima se avesse con se della droga invitandolo poi a mostrare i documenti. Ad agire un uomo e due donne, a bordo di una golf di colore scuro.

E’ successo nel primo pomeriggio, in un orario solitamente poco trafficato. La brutta disavventura è capitata questa volta ad un giovane migrante ospite in una struttura di Camporeale ad Ariano Irpino, lungo la statale 90 delle Puglie. Il 30enne in quel momento era solo all’esterno dell’abitazione, tutti gli altri stavano riposando.

Una volta aperto il portafogli, è stato afferrato ad un braccio e derubato dei suoi risparmi, una somma che aveva accumulato per spedire ai suoi familiari in Bangladesh in vista del ramadan. Il racconto  di Babacar Gassam, senegalese uno dei primi ad attivarsi in suo aiuto dopo l’accaduto.

“Voglio prima di tutto ringraziare tutta la popolazione di Camporeale, ho trovato bravissime persone, gentilissime e sempre disponibili con noi. E’stato un bruttissimo episodio. Ha pianto tanto, è sconvolto a tal punto da non uscire di casa. Tra di noi ci siamo attivati, da fratelli, tutti insieme per fare una colletta, nelle nostre possibilità, pur di tranquillizzarlo. Ha lavorato per guadagnare qualcosa in più da poter inviare a sua madre per il ramadan. Certo dopo questo brutto gesto, la paura c’è. Poteva succedere ad ognuno di noi.  Anche se purtroppo l’errore c’è stato. Bisogna avere maggiore attenzione. Anche la Polizia se chiede i documenti deve mostrarci un tesserino, qualificarsi, il portafoglio non lo si può dare, a chi non hai mai visto in vita tua. Ma ora dobbiamo voltare pagina, aiutarlo tutti insieme a riprendersi.”

A Camporeale, dove la comunità di migranti si è subito integrata con la gente del luogo, nonostante la scelta infelice di un luogo isolato, fatto solo di auto che sfrecciano da una direzione all’altra è scattata subito la macchina della solidarietà a partire dal vicino bar ristorante. “Stiamo cercando di contribuire al fine di restituirgli almeno una parte della somma. Un episodio spiacevolissimo, fa tanta rabbia, noi speriamo davvero che non sia frutto di una persona della zona altrimenti sarebbe veramente vergognoso.”

Ci auguriamo che da questo grave episodio possa esserci una maggiore attenzione e vigilanza in questi luoghi.

Gianni Vigoroso