Aveva un cuore nuovo Giovanni ma non era un uomo felice

La tragica morte del 52enne volato giù dal ponte a Carife

Nessuno ricorda una tragedia simile a Carife, piccolo centro della Baronia di circa 1200 abitanti. E' il sindaco Carmine Di Giorgio, il primo ad essere profondamente addolorato per quanto accaduto...

Carife.  

Aveva un cuore nuovo, una famiglia amorevole, esemplare al suo fianco, dalla moglie giovane e bella ai suoi tre figli e un'intera comunità sempre cordiale e disponibile verso di lui ma evidentemente tutto ciò non è bastato a renderlo felice e sereno. 

Giovanni Addesa, si sentiva ugualmente triste e depresso fino a decidere di separarsi per sempre e terribilmente da tutto e tutti in un triste e grigio mercoledì di settembre.

Nessuno ricorda una tragedia simile a Carife, piccolo centro della Baronia di circa 1200 abitanti da ieri pomeriggio in ginocchio. E' il sindaco Carmine Di Giorgio, il primo ad essere profondamente addolorato per quanto accaduto.

"Un gesto sconvolgente che ci lascia senza parole, persona affabile, disponibile, attaccato profondamente alla famiglia e al paese. Non ha mai preteso nulla. Dopo il trapianto al cuore, qualcosa è subentrato forse nella sua mente fino a renderlo in qualche modo infelice. Ha avuto delle reazioni, è stato in cura, ma nessuno avrebbe mai immaginato una tragedia simile. Non riusciamo a dare una spiegazione a questo gesto così atroce. Siamo vicini, in questo momento così difficile alla moglie, persona esemplare, corretta e ai suoi tre figli giovanissimi."

Giavanni Addesa, si è recato in maniera decisa forse già ieri mattina lungo quella strada che affaccia al cimitero. Ha scavalcato la barriera di protezione e si è lanciato terribilmente nel vuoto, da un'altezza secondo i vigili del fuoco di circa 70-80 metri. E' stato uno dei tre figli non avendolo trovato in casa a dare subito l'allarme. Lo hanno cominciato a cercare ovunque fino a temere il peggio e ad allertare i carabinieri per una eventuale denuncia di scomparsa. Poi la triste scoperta da un angolo di quel ponte e l'arrivo sul posto dei soccorritori, 118 di Vallata e San Nicola Baronia, Vigili del Fuoco di Grottaminarda e carabinieri di Castel Baronia diretti dal comandante di stazione Giovanni Calandro, ma tutto purtroppo si è rivelato inutile. Impossibile salvarsi da quell'altezza.  Posto impervio, alquanto difficili le operazioni di soccorso. Per raggiungere il luogo esatto in cui si trovava il cadavere dell'uomo si è dovuto prima bonificare la zona eliminando arbusti, rami e sterpaglie e poi tracciare un percorso al fine di poter recuperare il corpo della vittima.

L'uomo risiedeva con la sua famiglia in Piazza San Giovanni, al centro del paese. Persone esemplari e rispetatte da tutti. Conosciuto da tutti per le sue grandi doti umane, curava con passione i giardinetti in onore di San Pio ed era molto devoto del santo dei miracoli e della Madonna di Fatima. Lo piange un intero paese. E' una tragedia che ha sconvolto davvero tutti. La salma dopo l'esame esterno effettuato dal medico legale Elena Picciocchi è stata rilasciata e restituita ai familiari per lo svolgimento dei funerali. 

Gianni Vigoroso