Sequestrato il liceo Mancini: oltre 1200 studenti senza scuola

Sigilli all'istituto di via De Conciliis. Su disposizione della Procura. Quattro indagati.

Svolta inaspettata nell'inchiesta sulla sicurezza degli edifici scolastici del capoluogo. Ora è in forte dubbio il futuro degli oltre 1200 studenti iscritti.

Avellino.  

 

di Andrea Fantucchio 

Sigilli al liceo scientifico “Pasquale Stanislao Mancini" di Avellino. Il sequestro preventivo è stato disposto dal Gip del Tribunale di Avellino, Vincenzo Landolfi, ed eseguito dai carabinieri del nucleo investigativo provinciale guidato dal comandante, Quintino Russo.

Quattro al momento gli indagati per l'inchiesta sulla sicurezza dell'istituto superiore di via De Conciliis. Si tratta del presidente della Provincia, Domenico Gambacorta (avvocato Giancarlo Giarnese), del dirigente di Palazzo Caracciolo, Antonio Marro, del tecnico della Provincia, Giovanni Micera (avvocato Nello Pizza), e della preside del liceo, Nicolina Silvana Agnes.

La dirigenza scolastica si è sempre detta tranquilla circa la sicurezza sismica della scuola, citando la relazione redatta dal dottor, Luigi Petti, docente di Costruzioni in zona sismica all'Università di Salerno.

Professore che, su richiesta di Provincia e dirigenza scolastica, ha stilato un documento tecnico sulla sicurezza dell'edificio percorrendo gli episodi salienti della storia della scuola.

La chiusura del liceo arriva dopo diversi sopralluoghi della Procura. A partire dalla relazione del tre ottobre stilata dal consulente degli uffici inquirenti e del gruppo di lavoro sulla sicurezza scolastica, l'ingegnere Francesco Saviano.

L'ispezione condotta dai carabinieri del nucleo operativo, dal tecnico della Procura e dai vigili del fuoco, ha interessato quasi tutti i locali della struttura, il sistema antincendio e le vie di fuga della scuola.

Parallelamente sono stati acquisiti documenti negli uffici di Palazzo Caracciolo.

Intanto, con il destino della scuola incerto, resta in forte dubbio il futuro degli oltre milleduecento alunni. Dove verranno allocati? Considerando che al momento, in città, non ci sono strutture libere. Anche in seguito alle precedenti inchieste che riguardano la sicurezza scolastica. Ma questo è un problema che toccherà risolvere alla Provincia e al Provveditorato con la collaborazione della Prefettura. A loro l'onere di gestire la "patata bollente".

Massimo riserbo degli organi inquirenti sulle ragioni che hanno spinto il giudice a disporre il sequestro dell'edificio. Comunque, dalle indiscrezioni raccolte, sembra che la perizia dei tecnici incaricati dalla Procura abbia confermato la pericolosità di due solai. I periti ipotizzano, che in caso di evento sismico, le strutture in questione possano cedere. 

Ancora incerti gli scenari che potrebbero delinearsi da oggi in avanti per la scuola del centro. E' infatti ancora vivo, nei ricordi degli avellinesi, il "caso Cocchia". Con la chiusura dell'edificio di via Tuoro Cappuccini e il successivo trasloco che ha riguardato centinaia di studenti. Un valzer di sedi e sezioni che ha scombussolato, e non poco, gli equilibri scolastici di tante scuole. Chiaro che la Procura, guidata da Rosario Cantelmo, stia svolgendo al meglio il proprio lavoro: non sono infatti mai davvero troppi i controlli in fatto di sicurezza, quando c'è in ballo l'incolumità dei cittadini e dei loro figli. 

AGGIORNAMENTO ore 19.54: Riunione a Palazzo Caracciolo fra i dirigenti della Provincia e il Provveditorato per fare il punto della situazione e iniziare a ipotizzare anche delle soluzioni per far fronte alla chiusura della struttura.