Pago, tentato omicidio: l'indagato a processo subito

Fissato il giudizio immediato per Angelo Vitale.

Pago del Vallo di Lauro.  

 

di Andrea Fantucchio 

Angelo Vitale a processo subito. La Procura di Avellino ha chiesto e ottenuto dal gip il giudizio immediato, fissato a ottobre, per il 39enne di Pago del Vallo di Lauro accusato del tentato omicidio di Vincenzo Grasso, 37enne anche lui originario di Pago. L’indagato è stato arrestato dai carabinieri del nucleo investigativo di Avellino. Misura cautelare poi confermata anche dal tribunale del Riesame di Napoli che aveva respinto il ricorso degli avvocati Raffaele Bizzarro e Attilio Panagrosso.

Come è nata l'indagine

La vicenda giudiziaria nasce da un agguato subito da Grasso nella notte fra il 15 e il 16 febbraio. La moglie lo aveva trovato sanguinante nel giardino di casa. Era stato ferito da un proiettile sparato da una pistola di piccolo calibro da distanza ravvicinata. Un’arma che non è stata mai ritrovata. La ricostruzione della balistica è affidata all’ingegnere, Alessandro Lima. Il consulente ha eseguito i primi accertamenti sull’unico bossolo rinvenuto finora.

Grasso era stato salvato dall'intervento degli operatori del 118 e poi dagli specialisti della struttura ospedaliera del San Giuseppe Moscati di Avellino. Ma, una volta ripresosi dalle ferite, non aveva voluto sporgere denuncia né collaborare nelle indagini. A incastrare Vitale erano state alcune intercettazioni raccolte dagli uomini del nucleo investigativo del comando provinciale di Avellino, diretto dal capitano Quintino Russo.

La contestazione anche per maltrattamenti in famiglia

L’indagato deve rispondere anche di un’ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia. Prima dell’arresto i carabinieri di Lauro erano intervenuti più volte a casa di Vitale, allertati da alcune intercettazioni. Ma, anche in quelle occasioni, le vittime non avevano mai voluto sporgere denuncia. Per i carabinieri sarebbe stato proprio il tentativo di Grasso di far da paciere nelle questioni familiari che riguardavano Vitale, ad aver innescato la reazione di quest'ultimo. Poi culminata nell'agguato con i colpi di pistola. Accuse che ora proprio Vitale proverà a smentire durante il processo.