Minacce e stalking alla moglie: arrestato in camper a Pescara

Avellino. Il 44enne è stato arrestato dagli uomini della Mobile a Pescara.

Il 44enne era stato più volte denunciato dalla moglie che aveva poi ritirato le querela. Alla fine è arrivato l'arresto firmato dagli agenti della Mobile di Avellino agli ordini del primo dirigente Michele Salemme.

Avellino.  

 

di Andrea Fantucchio 

Minacce aggravate e stalking alla moglie, anche davanti alle figlie minorenni: le accuse che sono valse un arresto per un 44enne pregiudicato di Avellino. L'uomo è stato fermato dagli agenti della Mobile a Pescara, mentre si trovava in un camper. La vittima – nei mesi precedenti – aveva presentato diverse denunce poi ritirate. Un campanello d'allarme per gli agenti della Mobile, diretti dal primo dirigente Michele Salemme.

La donna – a fine maggio – era stata soccorsa dai poliziotti della Volante. Aveva raccontato al vicequestore Elio Iannuzzi di essere stata inseguita dal marito armato di coltello a bordo di una moto.

Altri episodi di minacce e litigi sarebbero avvenuti a casa dei due coniugi anche davanti alle figlie minorenni. Il 44enne aveva poi lasciato la sua abitazione. Ma, secondo il racconto della donna, si era poi ripresentato a casa in diverse occasioni. Per minacciarla e costringerla a ritirare la querela.

La Procura aveva così chiesto e ottenuto dal gip l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Ma l'uomo negli ultimi giorni era risultato irreperibile. Alla fine, grazie all'ausilio di telecamere stradali, gli agenti erano riusciti a risalire alla targa del camper nel quale abitava.

C'era stato un primo intervento a Pescara che non aveva però dato gli esiti richiesti. L'indagato – infatti – non si trovava nel camper. Ci è però tornato ieri quando, grazie al supporto della Mobile di Pescara, il 44enne è stato arrestato. E poi trasferito nel carcere della città adriatica.

Nei prossimi giorni l'indagato, affiancato dagli avvocati Gaetano Aufiero e Carmine Danna, comparirà dinanzi al giudice per le indagini preliminari. E, se non rimarrà in silenzio, potrà offrire la sua versione dei fatti. In quella sede, probabilmente, la difesa chiederà un'attenuazione della misure cautelare.