Il premio "Tranquillino Benigni" alla giovane Elisabetta

Con i suoi 27 anni ha abbassato di un anno l'età del vincitore rispetto agli anni precedenti

Avellino.  

 Stamattina nella Presidenza dell'ordine degli Avvocati di Avellino si è celebrata la cerimonia annuale di conferimento del Premio da parte della "Fondazione Tranquillino Benigni" al più giovane avvocato iscritto all'Albo degli Avvocati del Foro di Avellino nell'anno precedente. Nel 2018 la più giovane togata è stato Elisabetta Cucciniello, che con i suoi 27 anni ha abbassato di un anno l'età del vincitore rispetto agli anni precedenti.

È  stata una cerimonia solenne ed intima allo stesso tempo, con il conferimento del Premio della pergamena e di un assegno alla giovane avvocatessa, tra la commozione dei tantissimi presenti. Tra gli altri c'erano il presidente della fondazione, l'avvocato Tranquillino Benigni, insieme al fratello avvocato Elio Benigni, il presidente dell'ordine degli avvocati di Avellino Fabio Benigni (presente nella qualità per l'ottavo anno consecutivo) con il Presidente onorario Giovanni De Lucia, il vicepresidente  Roberto Fabiano, il consigliere segretario Biancamaria D'Agostino (tra l'altro mamma della premiata), i consiglieri Matilde Fusco, Elvira Festa, Francesco Saverio Iandoli, Giulio Sandulli, Antonio Famiglietti, Nello Pizza, il presidente della  Camera civile Elvira Matarazzo ed il consigliere distrettuale di disciplina Pantaleone Fimiani.

Presente il Presidente del Tribunale di Avellino Vincenzo Beatrice che con l'occasione ha ricordato che il tribunale di Avellino grazie alla sinergia tra magistratura ed avvocatura ha raggiunto nell ultimo quinquennio un notevole miglioramento sia nella riduzione della durata dei procedimenti e dell'arretrato, sia nel numero dei processi celebrati, con dati statistici lusinghieri rispetto agli altri fori. Nel discorso di ringraziamento, la giovane avvocatessa Elisabetta Cucciniello ha evidenziato l'importanza dell'etica e della deontologia nello svolgimento della nobile professione forense e ha auspicato che i doveri di lealtà e correttezza possano sempre costituire i binari entro i quali esercitare la propria funzione anche sociale di difesa del cittadino.