Dello Russo, c'è chi ha visto tutto. Esposto dei familiari

Una coppia di avellinesi ha assistito a tutta la scena e può ricostruirla

Avellino.  

Chiedono giustizia e verità i familiari di Antonio Dello Russo, il 39enne morto martedì notte nel territorio di Mugnano del Cardinale. Sono pronti a depositare una denuncia, presso la procura della Repubblica di Avellino, per i colpi esplosi contro l’auto del 39enne dai carabinieri impegnati in un posto di blocco.

Chiedono verità e qualcuno presto aiuterà a fare piena luce su quanto accaduto. Ci sarebbero testimoni oculari. Li hanno rintracciati gli investigatori o si sono presentati spontaneamente, questo è ancora da chiarire: tra le maglia dell'inchiesta filtrano pochissimi dettagli. Si tratterebbe di due persone di Avellino, una coppia, che nel momento dell'inseguimento e della fuga di Dello Russo transitavano sulla corsia opposta di circolazione, tornando verso il capoluogo. I due hanno visto.

E’ stato aperto un fascicolo di inchiesta per omicidio colposo sulla morte dell'uomo di Mercogliano, morto martedì dopo aver speronato un’auto dei Carabinieri,mentre avrebbe provato a sfuggire al controllo dei militari. La disperazione dei familiari è senza fine. I parenti di Antonio chiedono verità sulla sua morte. Verità e giustizia che hanno invocato, tra cori striscioni e fumogeni, i suoi amici durante i funerali, che si sono tenuti a Mercogliano sabato pomeriggio.

Domani, i congiunti della vittima dell’incidente mortale avvenuto lungo la strada statale 7bis tra i comuni di Mugnano del Cardinale ed Avella, accompagnati dal legale Fabio Tulimiero, denunceranno i fatti. 

A chiarire l'esatta dinamica del decesso di Dello Russo saranno le risultanze dell'esame autoptico svolto nel pomeriggio di venerdì dal medico legale Elena Piciocchi, nominato dal pm intestatario del fascicolo Luigi Iglio. Dovranno essere completati gli accertamenti irripetibili, tra cui la perizia balistica, come dovrà essere ispezionata la vettura, la Fiat Bravo, sulla quale viaggiava Antonio, nella notte prima di imbattersi nella pattuglia dei carabinieri e forzare il posto di blocco. 

La relazione definitiva del medico legale dovrà essere consegnata entro 90 giorni. I due militari sono finiti nel registro degli indagati, con l’accusa di omicidio colposo e difesi dall’avvocato Pompeo Ledonne. La prossima settimana verrà affidato l’incarico ad un consulente per eseguire gli accertamenti balistici.