Blitz della Guardia di Finanza nel Bar dell'ospedale Moscati

Le fiamme gialle ispezionano il locale

Sono state effettuate verifiche anche sulla regolarità dei contratti al personale, controlli sull'igiene alimentare, sulla pulizia dei locali e del laboratorio attiguo nonché sulla conformità delle uscite di sicurezza.

Avellino.  

Il bar della città ospedaliera nel mirino della guardia di finanza, dell’ispettorato del lavoro e dell’Asl. Blitz delle fiamme gialle all’interno del Moscati per accertamenti di tipo amministrativo e tributario, verifiche sul personale da parte dell’ispettorato del lavoro e controlli sull’igiene alimentare e sulla pulizia dei locali da parte dei funzionari dell’Asl.

Le Fiamme gialle, giunte sul posto in borghese insieme agli ispettori del lavoro e ai funzionari dell'Asl di Avellino, hanno passato al setaccio il punto ristoro al piano terra di Contrada Amoretta acquisendo una corposa documentazione per effettuare accertamenti di tipo amministrativo, tributario e contabile. Le verifiche che sono di ordine contabile, richiederanno circa 30 giorni per essere concluse. In ogni caso non si tratta di un'attività investigativa avviata su impulso della magistratura. Eventuali irregolarità saranno segnalate all'Agenzia delle Entrate.

Sono state effettuate verifiche anche sulla regolarità dei contratti al personale, controlli sull'igiene alimentare, sulla pulizia dei locali e del laboratorio attiguo nonché sulla conformità delle uscite di sicurezza.
Non sono escluse sorprese che potrebbero sconvolgere gli equilibri a due anni e mezzo circa dall'indizione della nuova gara di appalto per selezionare l'impresa che dovrà gestire l'unico e per questo molto ambito bar del «Moscati» frequentato ogni giorno da migliaia di persone.

A un paio d’anni dalla nuova gara che assegnerà la futura gestione, il bar del Moscati insomma finisce sotto una serie di verifiche incrociate.

La storia del primo bando che portò all'affidamento scatenò molte polemiche. Il bando risale a luglio del 2005: nonostante la notevole estensione della città ospedaliera (oltre 140mila metri quadrati), il numero dei dipendenti e il prevedibile flusso giornaliero di pazienti e familiari, la direzione strategica optò per la presenza di una sola attività commerciale di questo tipo.