Accattonaggio con minacce davanti ai supermercati in Irpinia

Interviene l'associazione italiana criminologi per l’investigazione e la sicurezza

Appello alle forze dell'ordine ad intervenire e ad adottare le maniere forti...

Avellino.  

“Anche nella città di Avellino il fenomeno dell’accattonaggio e dei mendicanti  è in costante aumento. Si tratta di persone che infastidiscono famiglie, anziani, giovani e cittadini che circolano tranquillamente nel centro cittadino, davanti ai supermercati e non solo.”

Dopo aver sollecitato le forze politiche della città di Avellino a dare spazio nei programmi elettorali ai temi della sicurezza e della legalità, il segretario regionale della Campania dell’associazione italiana criminologi per l’investigazione e la sicurezza, Salvatore Pignataro, invita il prossimo sindaco e la futura amministrazione comunale di Avellino, a porre in essere ordinanze e misure efficaci contro le forme di accattonaggio, mendicità e abusivismo spesso perpetrate soprattuto nelle zone più affollate della città.

“Occorre contrastare qualsiasi forma di accattonaggio e mendicità specie se effettuati con modalità obstinate, moleste e minacciose nei confronti di persone inermi.

Tale “linea dura” serve a tutelare la tranquillità delle famiglie avellinesi, cosi come avviene nelle altre città italiane ed europee dove tali atteggiamenti  sono assolutamente vietate e represse poichè in molti casi  favoriscono l’insorgere di fenomeni criminosi e di illegalità, dap arte di cittadini italiani ma soprattutto da parte di exstra-comunitari. I sindaci e le amministrazioni comunali – continua Pignataro specislista in criminologia investigativa – hanno dalla loro parte anche la nuova legge di conversione del “decreto sicurezza” che prevede l’introduzione diverse novità sulla immigrazione e sulla sicurezza pubblica.

A seguito del nuovo decreto anche il codice penale ha subito delle modifiche su proposta del ministro Matteo Salvini.Tra queste emerge l’introduzione di una nuova fattispecie delittuosa di cui all’art. 663-bis c.p., rubricata: “l’esercizio molesto dell’accattonaggio”. Si punisce, salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque eserciti l’accattonaggio con modalità vessatorie o simulando deformità o malattie o attraverso il ricorso a mezzi fraudolenti per destare l’altrui pietà.

Il trattamento sanzionatorio previsto prevede l’arresto da tre a sei mesi a cui si accompagna la previsione di un’ammenda da euro 3.000 a euro 6.000. In aggiunta, potrà essere sempre disposto il sequestro delle cose che sono servite o sono state destinate a commettere l’illecito o che ne costituiscono il provento.

La riforma riscrive anche l’articolo 600-octies del codice penale, la cui rubrica sarà sostituita dalla seguente: “Impiego di minori nell’accattonaggio. Organizzazione dell’accattonaggio”. A questo riguardo, risulta evidente la stretta nei confronti degli organizzatori, che si affiancherà a quella prevista dal primo comma della disposizione. La fattispecie penale di cui all’art. 600-octies, ad oggi, punisce, salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque si avvale, per mendicare, di minori degli anni 14 ovvero permette che questi, sottoposti alla sua autorità o affidate alla sua custodia o vigilanza, mendichino, o che altri se ne avvalgano per mendicare.

La pena è quella della reclusione da uno a tre anni. Il secondo comma, aggiunto dalla legge in materia di sicurezza, ha ritenuto opportuno sanzionare con la reclusione da uno a tre anni anche chiunque organizzi l’altrui accattonaggio, se ne avvalga o comunque lo favorisca a fini di profitto.”

Il Ministro degli interni Matteo Salvini è intervenuto più volte e con determinazione sul fenomeno invitando le forze dell'ordine ad agire in difesa dei cittadini. 

Minacce e danneggiamenti, la situazione più grave ci viene segnalata ad Avellino in contrada Scrofeta. Più di un appello è stato rivolto fino ad oggi, anche attraverso la nostra testata, alle forze dell'ordine, dal Centro Commerciale Partenio. La Questura ad Avellino è al corrente della situazione davvero assurda e pericolosa che si trascina da più di tre anni senza soluzione. Non è bastato finora l'intervento delle volanti. "Continuano a sfidararci e ad offenderci anche se solo ci permettiamo di dire qualcosa.  Non è razzismo il nostro. Ma abbianmo tutto il diritto di poter lavorare serenamente."

"Il Centro Commerciale Partenio da ormai oltre tre anni è frequentato da persone di colore che all'uscita dei negozi o nel parcheggio chiedono l'elemosina ai clienti. Questa situazione - si legge nell'esposto - nei primi tempi accettata pacificamente, è diventata ormai insostenibile.

Sono frequenti le occasioni in cui i clienti non intendono lasciare alcuna offerta e le richieste dei vari mendicanti sono divenute tanto insistenti da travalicare la normale tolleranza per diventare oltremodo moleste. Inoltre numerosi clienti si sono lamentati presso gli esercizi del Centro Commerciale che da quando ci sono le persone che chiedono l'elemosina, le autovetture parcheggiate nell'area antistante la struttura sono oggetto di  atti di vandalismo quali ad esempio rigature e scritte. Addirittura sono stati utilizzati gli spazi verdi in prossimità del centro commerciale per stendere i propri indumenti e dormire. In data 07.08.2015 attraverso il legale di fiducia Rocco Cantelmo del Centro Commerciale è stata depositato ai carabinieri, un atto di denuncia querela con riferimento ad episodi di minaccia e danneggiamento ad opera di extracomunitari. L'allora sindaco di Avellino vietò espressamente tali forme di accattonaggio demandando alle forze dell'ordine e alla polizia municipale il compito di far osservare tale disposizione.

Della vicenda fu informata anche la Procura della Repubblica di Avellino. E in data 27.04.2017 la Procura Generale di Napoli. Ad oggi la situazione non è risolta ed anzi, in assenza di un intervento delle autorità si è ulteriormente aggravata. Numerose sono le denunce presentate dai clienti del supermercato Decò per segnalare episodi di violenza e danneggiamento."

Situazione meno grave in provincia dove grazie ai ripetuti interventi decisi e determinati della Polizia il fenomeno sembra essere sotto controllo ma non del tutto. Allontanato da Ariano Irpino, più volte, davanti alla Decò di Rione Martiri Perazzo un uomo di colore proveniente dal foggiano, con precedenti a carico. Ma la situazione persiste anche qui da un capo all'altro della città, soprattutto nei giorni in cui si svloge il mercato settimanale e nel territorio di Mirabella Eclano. Su questa vicenda è intervenuto più volte segnalando la vicenda alle forze dell'ordine Anselmo La Manna in qualità di responsabile del comitato tutela del territorio.