Sigilli all'ex discarica Madonna dell'Arco ad Ariano

Sequestro del sito da parte dei carabinieri su disposizione della Procura di Benevento

L'indagine

Ariano Irpino.  

Sotto sequestro la storica discarica comunale arianese "Madonna dell'Arco" ad Ariano Irpino. L’area per lunghi  anni è stata utilizzata come sversatoio prima dell'apertura di Difesa Grande, solo ed esclusivamente della città, non molto distante dal centro urbano, tra via Nazionale e località Sant'Antonio, a ridosso del boschetto Pasteni. 

Il sequestro probatorio, datato 24 aprile 2019 da parte dei carabinieri della stazione di Ariano Irpino, porta la firma del comandante, maresciallo maggiore Angelo Famiglietti.

Con ogni probabilità il provvedimento sarebbe scaturito da una serie di controlli e verifiche che avrebbero interessato terreni e falde acquifere, oltre ad accertare l'eventuale presenza di rifiuti speciali sversati nel corso degli anni anche dopo la chiusura dell'impianto.

Si tratta dell'ennesimo intervento da parte dei carabinieri, dopo le recenti ispezioni avvenute in contrada Tesoro, Difesa Grande e Fiumarelle. 

Nel 2015 la giunta comunale arianese approvò il progetto che prevedeva una spesa di 426mila euro da prelevare nell’ambito di un finanziamento regionale di un milione e 340mila euro, stanziato nel dicembre 2013 – Fondi Fesr Campania 2007 – 2013. Successivamente furono valutate le condizioni dell’area, dove fino ad oltre trentacinque anni fa sono stati sversati i rifiuti solidi urbani ed altro materiale. E' li che finirono anche le macerie del sisma dell'ottanta.