Mazzette per pilotare sentenze: coinvolti due irpini

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Corruzione in atti giudiziari, arresti anche ad Ariano Irpino e Baiano...

Fino a 30mila euro, intascate anche in ascensore, per pilotare l'iter procedimentale e condizionare, a favore di imprenditori che li avevano corrotti, è l'esito di accertamenti tributari avviati dopo le indagini e le segnalazioni dell'Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza.

Con l'accusa di corruzione in atti giudiziari sono finiti in manette 14 persone e, tra queste, ci sono pure due irpini: il 60enne consulente V. C., di Ariano Irpino e il 78enne commercialista T. T., originario di Baiano, residente a Pontecagnano, che avrebbero messo su - secondo l'accusa - un efficace sistema per ottenere sentenze favorevoli.

L'ordinanza cautelare di custodia in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Salerno, su richiesta della Procura della Repubblica, ha coinvolto due Giudici Tributari della sezione distaccata della Commissione Tributaria Regionale della Campania, due dipendenti amministrativi, sei imprenditori, quattro consulenti fiscali. Risulta coinvolto anche un avvocato.

I militari hanno individuato, in totale, dieci procedure il cui iter è stato condizionato dalla corruzione posta in essere. Erano molto attenti e parlavano in codice: quando si riferivano a soldi dicevano "mozzarelle". "Uno dei giudici coinvolti - hanno spiegato in conferenza - aveva fama di fame di soldi: avrebbe dovuto sottoporsi ad un intervento chirurgico ma lo ha rimandato, pur di presentarsi puntuale a una delle udienze della Commissione Tributaria". Il danno erariale stimato è di circa 15 milioni di euro.

A uno dei due dipendenti della Commissione tributaria sono stati sequestrati 50mila euro in contanti. Una società di Siano, grazie all'azzeramento del debito previa corruzione, ha risparmiato 8 milioni di euro. Uno sconto di 1 milione di euro per un'altra società di Salerno. I ricorsi presentati dagli imprenditori che poi hanno corrotto giudici e dipendenti erano stati quasi tutti respinti in primo grado dalla Commissione Tributaria.