Nuova misura cautelare per il giudice Mauriello

La Procura gli contesta altri 2 dazioni da 5mila euro, ma l'avvocato Tecce: accuse infondate

nuova misura cautelare per il giudice mauriello
Avellino.  

C’è una nuova ordinanza della misura cautelare ai domiciliari per il giudice tributario di Salerno Antonio Mauriello. Gli ufficiali di PG in servizio presso il Nucleo di Polizia Economica Finanziaria del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno, hanno dato esecuzione alla nuova misura nei confronti del giudice avellinese arrestato lo scorso 19 ottobre nell’ambito dell’inchiesta Ground Zero 2 per le sentenze pilotate a Salerno. Mauriello già sottoposto alla detenzione domiciliare, è accusato del reato di corruzione in atti giudiziari.

In dettaglio, “a seguito delle dichiarazioni eteroaccusatorie rese in sede di interrogatorio da parte di due indagati, sottoposti a provvedimenti restrittivi, sono stati acquisiti gravi indizi di colpevolezza, riscontrati anche da acquisizioni documentali, inerenti altri due accordi corruttivi relativi a contenziosi tributari pendenti innanzi alla Commissione Tributaria Regionale - si legge nella nota della Procura -Nello specifico, l'indagato, sottoposto a provvedimento cautelare, mentre nella precedente ordinanza aveva assunto il ruolo di "mediatore" nell'iter corruttivo per ricorsi pendenti innanzi alla Commissione tributaria Regionale, nelle odierne contestazioni è risultato essere relatore delle pronunce illecite e, in quanto tale, direttamente destinatario di due dazioni di denaro di 5.000,00 euro ciascuna, ricevute in cambio della pronuncia favorevole al ricorrente per un valore complessivo dei contenziosi pari a circa un milione di euro”. 

«Tengo a precisare che l'ordinanza non riguarda un nuovo "filone" di indagini, ma due nuove contestazioni che il mio assistito ritiene infondate - dichiara Raffaele Tecce, difensore del giudice -  in quanto prive di idonei riscontri rispetto ad un coindagato che lo accusa. Ovviamente,  riponiamo grande fiducia nella magistratura e siamo convinti di poter chiarire, non solo questi episodi in contestazione, ma l'intera vicenda».