Falsi diplomi, 31 indagati rischiano il processo

Il gip Francesca Spella ha fissato l'udienza preliminare per il 7 maggio 2020

falsi diplomi 31 indagati rischiano il processo
Avellino.  

Il giudice del tribunale di Avellino Francesca Spella, letta la richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero Antonella Salvatore presentata il 16 gennaio scorso, fissa l’udienza preliminare per il 7 maggio 2020, per i 31 indagati nell'inchiesta bis condotta dal procuratore capo del tribunale di Avellino, Rosario Cantelmo.

I reati contestati sono di falsità materiale ed ideologica commessa da pubblico ufficiale, corruzione per atti contrari ai propri doveri, continuati ed aggravati, oltre che l'usura.  L'inchiesta ha portato alla luce un sistema rodato per ottenere diplomi e attestati senza frequentare i corsi, ma pagando un compenso fra i 2000 ai 3000 euro.

Il tutto per ottenere un maggior punteggio nei concorsi per il personale Ata e scalare dunque le graduatorie. In varie tranche gli acquirenti dei titoli fasulli consegnavano ai pubblici ufficiali, agli esaminatori, agli intermediari e ai legali rappresentanti dei vari centri studi coinvolti nell'inchiesta, somme di denaro in cambio delle certificazioni false e dell'inserimento nei registri di presenza ai vari corsi di formazione senza mai frequentarli.