"Una leggerezza rientrare da Codogno. Ma basta con le minacce"

Parla un amico del 27enne di Montefusco in quarantena dopo il ritorno dalla Lombardia

una leggerezza rientrare da codogno ma basta con le minacce
Montefusco.  

Montefusco, piccolo paese dell'irpinia, è in fibrillazione. La notizia del ritorno da Codogno, in piena emergenza coronavirus, di un 27enne del posto ha creato preoccupazione nella comunità. Il sindaco Gaetano Zaccaria ha firmato un'ordinanza, trasmessa al Prefetto di Avellino e alla Asl, che intima al 27enne e alla sua famiglia di non uscire di casa e non avere contatti con altre persone per due settimane. 

A Ottochannel e Ottopagine.it parla Arturo, amico del 27enne. "Ha avuto paura, il panico, si sa, è cattiva consigliera, non dà mai buoni consigli e non fa mai prendere scelte giuste. E' rientrato, forse una leggerezza, ma ha avvertito tutti gli organi competenti che hanno subito messo in campo la profilassi del caso e lo hanno messo in quarantena. Le persone entrate in contatto con lui sono solo i suoi familiari. E' sceso con la sua auto, senza mezzi pubblici, non ha effettuato soste, ha fatto benzina al self-service di Codogno ed è rientrato".

Arturo ci tiene poi a stigmatizzare alcuni comportamenti via social che paragona a un vero e proprio "linciaggio" mediatico. "Comportamenti che giudico vergognosi, c'è stata una grave violazione della privacy, con la tramissione a mezzo social di dati sensibili con insulti, minacce e offese che non fanno certo bene a una situazione già delicata di per sè".