Tentato omicidio Liotti, Aufiero: pochi indizi su Volzone

il giorno dopo l'arresto del giovane, l'avvocato difensore è pronto per il ricorso al Riesame

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Secondo la Dda "Volzone è legato al gruppo criminale Genovese/Forte/Galdieri di Avellino ed è maturata in un contesto legato a contrasti inerenti la distribuzione di droga in quella provincia

Avellino.  

Sono serviti sei mesi di indagine per arrestare il responsabile del ferimento di Francescocarlo Liotti, il 32enne raggiunto al viso con diversi colpi di pistola lo scorso 20 agosto. La sparatoria avvenne in via Visconti, il giovane fu inseguito da una macchina bianca, una Renault Twingo, dalla quale furono esplosi diversi colpiti di pistola al suo indirizzo. Liotti riuscì a fuggire ma nella fuga fu ferito di striscio al volto. Immediatamente partirono le indagini affidate alla Questura di Avellino coordinata prima dalla Procura avellinese e poi successivamente il fascicolo è passato alla Dda. Gli inquirenti ritengono che l’agguato rientra in un panorama legato alla criminalità organizzata locale. A mandare Danilo Volzone in carcere sono state le telecamere delle videosorveglianza della zona. 

Ma l’avvocato che difende il giovane, Gaetano Aufiero ribadisce: “Dalle telecamere non si scorge il volto di Volzone. Di certo, si inquadra la Twingo bianca ma la sua sagoma all’interno non si vede”. 

E dunque, non si sa ancora se sia stato proprio lui a premere il grilletto e perché. La Procura Antimafia napoletana ha inquadrato il fatto nel reato di tentato omicidio con l’aggravante del metodo mafioso. Secondo l’accusa, infatti, chi ha sparato lo ha fatto perché voleva uccidere Liotti. Secondo la Dda "l'azione delittuosa ad opera di Volzone, legato al gruppo criminale Genovese/Forte/Galdieri di Avellino, è maturata  in un contesto legato a contrasti inerenti la distribuzione di droga in quella provincia".

Ma al momento i motivi non si conoscono. Volzone già noto alle forze dell’ordine, condannato a 15 anni per narcotraffico insieme al fratello Angelo, nel 2015, ora si trova bel carcere di Bellizzi in attesa dell’interrogatorio. Accanto al suo avvocato potrà fornire la sua posizione rispetto alle infamanti accuse. Naturalmente, l'inchiesta non è terminata con l'arresto del 33enne. Con molta probabilità, Volzone ha avuto dei complici e quindi a breve potranno esserci nuovi risvolti.