Sparatoria a Viale Italia, la versione di Casanova davanti al giudice

Ha parlato per circa un'ora in collegamento dal carcere di Bellizzi il 55 enne di Rione Parco

sparatoria a viale italia la versione di casanova davanti al giudice
Avellino.  

Ha parlato per circa un'ora dalle 12 alle 13 per fornire la sua verità. Ciro Casanova, 55enne, pluripregiudicato in carcere dallo scorso 24 luglio con l'accusa di tentato omicidio, si è difeso assistito dal suo legale Gaetano Aufiero e ha risposto a tutte le domande del Pm Vincenzo Russo. L’agguato avvenne la notte tra il 6 e 7 luglio, durante i festeggiamenti per gli Europei di calcio. Secondo gli inquirenti Ciro Casanova sparò con la pistola 7.65 colpendo Gianluca Ferrara 48enne, il figlio Ettore 26enne e Ivan Santamaria 28enne. Presente al raid punitivo anche il figlio diciassettenne di Casanova. Ma sono tanti gli aspetti di questa vicenda ancora da chiarire. Nel corso dell'interrogatorio, richiesto dalla difesa (nel corso dell’interrogatorio di garanzia durante il quale ha reso solo alcune dichiarazioni spontanee) il 55enne, in collegamento dal carcere di Bellizzi Irpino, ha ricostruito una versione dei fatti dettagliata, sulla quale però non sono emersi dettagli né indiscrezioni. “Le indagini sono ancora in corso, in questa fase è necessario mantenere il massimo riserbo” ha spiegato l'avvocato Aufiero.

Saranno fondamentali le intercettazioni ambientali nel Pronto Soccorso dell'ospedale Moscati dove erano stati portati Ettore Ferrara e Ivan Santamaria. Le vittime fecero i nomi degli aggressori, ovvero il 55enne di Rione Parco e suo figlio minorenne. In quella circostanza Ferrara racconta anche di aver saputo dal padre Gianluca che l'aggressore si era avvicinato con la sua auto e gli aveva puntato la pistola al viso, ma in quel momento la pistola si sarebbe inceppata. Subito dopo Casanova sarebbe sceso dall'auto, una Fiat 600, per avvicinarsi alla sua vittima e ferirlo alla gamba.

A questa ricostruzione dei fatti, che ha portato il Gip Francesca Spella a firmare la misura cautelare, si aggiunge ora la versione di Casanova che a distanza di un mese e mezzo ha deciso di parlare con il giudice e chiarire la propria posizione.