Carcere, personale ridotto all'osso: manifestazione provinciale ad Ariano

Problematiche croniche che partono da lontano e che hanno raggiunto oggi un livello insostenibile

carcere personale ridotto all osso manifestazione provinciale ad ariano

L'apertura del nuovo padiglione è avvenuta con lo stesso personale e con una pianta organica che oggi necessiterebbe di almeno trenta poliziotti in più...

Ariano Irpino.  

Domani mattina 6 ottobre a partire dalle ore 9.00 è in programma una manifestazione provinciale di protesta davanti alla casa circondariale Campanello di Ariano Irpino. Ad organizzarla, le segreterie provinciali Osapp, Ussp, Uilpa e Cgil funzione pubblica.

Le motivazioni della mobilitazione in questa nota diramata dalle sigle sindacali promotrici del sit-in:

"Grave carenza di personale di polizia penitenziaria presso la casa Circondariale di Ariano Irpino e Bellizzi Irpino, contro le aggressioni e violenze quotidiane subite dal personale di polizia penitenziaria, revisione della circolare Dap sulle nuove modalità per eseguire le perquisizioni straordinarie negli istituti penitenziari, carenza di personale del comparto funzioni centrali, ristrutturazione e ammodernamento dell'istituto penitenziario e miglioramento delle condizioni di lavoro dei poliziotti penitenziari, mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro."

Lo slogan degli organizzatori: "Siete tutti invitati a partecipare,  per difendere i propri diritti.  Il giorno 6 ottobre ore 9.00 ti aspettiamo davanti alla casa circondariale di Ariano Irpino, vieni anche tu."

Problematiche croniche che partono da lontano e che hanno raggiunto oggi un livello insostenibile. Sembra strano, o meglio può apparire come un paradosso, ma tutto è peggiorato dall'apertura del secondo padiglione, a causa del mancato ampliamento della pianta organica da parte del dipartimento. La vecchia struttura come si ricorderà poteva ospitare circa 160 detenuti, la nuova fatta di quattro piani, ulteriori 200 circa. Un carico di lavoro in più enorme quindi per la polizia penitenziaria tra le varie attività interne ed esterne tra cui traduzioni frequenti in ospedale e tribunale. A fronte di questo enorme carico di lavoro, non un poliziotto in più. L'apertura del nuovo padiglione è avvenuta con lo stesso personale e con una pianta organica che oggi necessiterebbe di almeno trenta poliziotti in più. Una struttura che nonostante il periodo difficile e delicato legato al Covid, è tra quelle che ha retto di più in Italia avendo superato quasi indenne la fase più critica della pandemia, grazie ad un'attività di prevenzione attenta, meticolosa e zelante da parte del direttore Maria Rosaria Casaburo di concerto con l’Asl, lo staff sanitario interno e tutto il personale sia della polizia penitenziaria che civile, in forza alla casa circondariale Campanello.