"Avevamo paura che il bus prendesse fuoco, ringraziando Dio ci è andata bene"

Parla l'autista del pullman dopo il terribile incidente avvenuto lungo l'A16 Napoli-Canosa

avevamo paura che il bus prendesse fuoco ringraziando dio ci e andata bene

La testimonianza

Vallesaccarda.  

"Non mi sono reso conto di nulla, dieci secondi di panico. Ho visto le macchine incidentate davanti a me, stavo facendo la curva, ho impattato contro una vettura e il pullman si è impennato. Sono stati attimi di forte concitazione, una corsa contro il tempo, scene di disperazione, avevamo paura che il bus andava a fuoco, ringraziando Dio ci è andata bene."

A Parlare è l'autista del pullman 63 anni originario di Segni in provincia di Roma, diretto nella capitale con a bordo persone provenienti da Lecce, Bari, Monopoli, la maggior parte giovani. 

Lo schianto improvviso contro un’auto ferma dopo essere stata coinvolta insieme ad altre in un incidente avvenuto poco prima, privo di qualsiasi segnaletica. Il pullman con 38 passeggeri a bordo che non riesce ad evitare l’impatto sfonda il guard rail e finisce dopo un testacoda tremendo nella scarpata rimanendo miracolosamente fermo tra gli alberi. Ed è stata questa la fortuna. 

Poteva essere una strage lungo l’A16 Napoli-Bari tra Vallata e Vallesaccarda dove il bilancio è di un morto, un extracomunitario a bordo di una delle vetture e una quindicina di feriti di cui uno grave.

Sul posto diverse ambulanze del 118, polstrada e vigili del fuoco. I sopravvissuti trasferiti nell’auditorium comunale di Grottaminarda, rifocillati e affidati alle cure della pubblica assistenza. In campo anche l'associazione Panacea che ha tarsferito nel centro di accoglienza allestito a Grottaminarda, i pazienti dimessi dal pronto soccorso dell'ospedale Frangipane, dopo le cure prestate.