di Paola Iandolo
Assolto con formula piena. E’ quanto ha stabilito il giudice monocratico Gilda Zarrella del tribunale di Avellino, al termine del processo penale. Il Pubblico Ministero, all’esito di istruttoria testimoniale e documentale, aveva chiesto la condanna dell’imputato a 8 mesi di reclusione. A tale richiesta si era associata la parte civile con l’aggiunta di un risarcimento economico.
Le accuse
Il ragazzo del comune altrirpino era accusato di lesioni dolose e porto ingiustificato di arma (ovvero un coltello di circa 6 cm) assistito dagli avvocati Emilio Cordasco e Giuseppe Pagnotta, entrambi del Foro di Avellino, è stato assolto con formula piena. La difesa, contrastando la prospettazione della pubblica accusa, è riuscita a dimostrare l'insussistenza dell'impianto accusatorio. Infatti ha dimostrato che durante la colluttazione avvenuta tra il ragazzo finito a processo e il ladro che aveva poco prima asportato da un’officina un autocarro per il soccorso stradale, è spuntato un cacciavite. Ma a possedere l'arma improria era il soggetto rimasto ferito alla gamba e non il giovane imputato. Tra novanta giorni il deposito delle motivazioni.
