di Paola Iandolo
Tentato omicidio di un detenuto a colpi bastoni e calci: il 27 marzo iniziano le discussioni dei primi riesame davanti al tribunale partenopeo. Gli avvocati Domenico Smarrazzo, Antonio Falconieri, Angelo Peccerella, Gerardo Santamaria, Domenico Iommazzo, chiederanno l'annullamento o la revoca dell'ordinanza di misura cautelare notificata ai loro assistiti e firmata dal gip del tribunale di Avellino, Elena Di Bartolomeo. Ricordiamo che nella vicenda sono coinvolti anche due irpini G.F. e F.S.C., il primo ristretto all'epoca dei fatti per delle tentate rapine e il secondo per un omocidio verificato a Baiano.
La ricostruzione
Il 22 ottobre 2024, all’interno della Casa Circondariale di Avellino, si è verificata una violenta rivolta tra detenuti, culminata nel ferimento di un detenuto. La ricostruzione dei fatti è stata effettuata grazie all'analisi approfondita delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza del carcere e alle dichiarazioni di alcuni testimoni, tra cui gli agenti penitenziari picchiati. Dalle indagini è emerso che un gruppo di detenuti, sotto la guida di uno degli arrestati, ha aggredito brutalmente il detenuto Paolo Piccolo, 25enne napoletano.
L'aggressione è iniziata con il sequestro e il pestaggio degli agenti della polizia penitenziaria. In seguito, il gruppo di aggressori ha raggiunto la cella della vittima, trascinandola fuori con forza e colpendola ripetutamente con oggetti contundenti. L’uso di bastoni, calci e pugni, hanno avuto conseguenze gravi per Piccolo, che ha riportato traumi estesi, tra cui un ematoma celebrale. La sua prognosi resta riservata e il detenuto è ricoverato in terapia intensiva all'ospedale Moscati di Avellino.
