Avellino, muore dopo tre interventi chirurgici: diciassette indagati

La relazione tecnica dei consulenti nominati dalla procura sarà depositata tra sessanta giorni

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Avellino.  

 di Paola Iandolo 

Saranno le indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Avellino a dover accertare se ci sono state delle negligenze da parte del personale medico dell'ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino, nel trattamento clinico di un paziente, ricoverato lo scorso venti maggio e deceduto l’undici giugno.

L'uomo in questo lasso di tempo è stato sottoposto a più interventi chirurgici per un’occlusione intestinale. Le indagini sono condotte dai Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino a seguito della denuncia presentata dai familiari della vittima, rappresentati come parte offesa dagli avvocati Stefania Nubile e Federica Lazzaro. L’ipotesi di reato per cui procede la Procura di Avellino è quella di omicidio colposo e responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario.

Per garantire il diritto alla difesa di tutti i medici e il personale impegnati nei diversi interventi a cui è stato sottoposto il paziente deceduto, il sostituto procuratore che conduce le indagini, il pm Cecilia De Angelis, ha iscritto 17 persone, personale medico impegnato nella gestione clinica del paziente e nei vari interventi, per procedere con l’esame autoptico.

Il pm ha conferito infatti ad un collegio di consulenti l’accertamento, i cui esiti saranno depositati entro sessanta giorni. I diciassette indagati sono difesi dagli avvocati Cristina Mancini, Raffaele Bizzarro, Claudio Frongillo, Raffaele Moretti, Federico Giusto, Benedetto Vittorio De Maio, Gerardo Forte. Saranno gli accertamenti irripetibili a stabilire eventuali responsabilità.