Tre anni e 5 mesi, contro i 2 anni e 9 mesi proposti dal Pm, il risarcimento dei danni, da liquidarsi in separata sede, in favore delle dieci parti civili ed una provvisionale di 5mila euro a ciascuna di loro. E' la condanna di primo grado decisa dal giudice del Tribunale di Benevento Francesca Telaro per F. A. (avvocato Simona Barbone), 54 anni,di Ariano Irpino, un promotore finanziario, all'epoca dei fatti, coinvolto in un inchiesta della guardia di finanza.
Era stata avviata sulla base di numerose denunce presentate da persone che, grazie al rapporto di fiducia, gli avrebbero affidato la gestione dei loro rapporti bancari, compresi i codici di accesso alla relativa sezione home banking, con la promessa di investimenti remunerativi.
I fatti contestati
Secondo gli inquirenti, “sfruttando il suo mandato”, l'imputato si sarebbe appropriato “indebitamente degli importi, trasferendoli su conti correnti a lui intestati o a lui riconducibili, ovvero ancora su conti correnti di ulteriori persone che gli avevano affidato la gestione dei loro risparmi, senza mai destinarli a finalità di investimento e talvolta approfittando della poca dimestichezza nell’utilizzo del computer da parte dei clienti più anziani”.
Inoltre, “facendo leva sul rapporto di profonda amicizia che aveva con altre persone”, avrebbe ottenuto “ingenti prestiti dissimulando il proprio stato di insolvenza e, per tranquillizzarli dell’adempimento della sua obbligazione”, avrebbe fornito loro “documentazione falsa attestante l’avvenuta restituzione degli importi richiesti”.
Per le parti civili gli avvocati Enrico Riccio, Marco Ferriero, Luigi Petrillo.
