Corsi fantasma Alto Calore, misura interdittiva per Santoli: si torna al Riesame

I giudici della Suprema Corte hanno annullato l'ordinanza del Riesame rinviando a un nuovo giudizio

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Avellino.  

di Paola Iandolo 

I giudici della Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione hanno annullato l’ordinanza emessa il 27 gennaio scorso dai magistrati del Tribunale del Riesame di Napoli che, accogliendo il ricorso della Procura di Avellino nell’inchiesta sui “corsi fantasma” all’Alto Calore, aveva applicato una misura interdittiva di un anno nei confronti di Gerardo Santoli, sindaco di Santo Stefano del Sole e alla guida della Grande Srl (estranei però alla vicenda giudiziaria) perchè indagato per tentata truffa ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. La decisione dei magistrati della Cassazione “limitatamente alle esigenze cautelari” rinviando per nuovo giudizio al tribunale di Napoli e rigettando per il resto il ricorso.

La ricostruzione
Il Tribunale del riesame di Napoli aveva accolto l’appello presentato dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Avellino applicando a Santoli la misura cautelare interdittiva del divieto di esercitare l’attività di impresa e del  divieto di esercitare gli uffici direttivi delle persone giuridiche per un anno perché, quale legale rappresentante della CAT Servizi alle imprese.  Contro l’ordinanza del Riesame era stato proposto ricorso dal difensore dell’indagato, il penalista Luigi Petrillo affiancato in Cassazione anche dall'avvocato Dario Vannetiello.  Il motivo legato alle esigenze cautelari, ovvero il pericolo di recidiva sarebbe illogicamente fondata in ragione della reiterazione delle condotte nell’ambito dei due procedimenti afferenti all’Alto Calore, del ruolo ricoperto dal Santoli nella società Grande spa e l’aver ricoperto altre cariche sociali.