di Paola Iandolo
Il settantenne era stato bloccato e accerchiato dal precedente proprietario del bene e da altri quattro soggetti prima che potesse partecipare all’asta per un terreno a Saviano che già si era aggiudicato provvisoriamente. La Procura di Nola ha chiuso l’inchiesta nei confronti dei sei indagati, tre irpini.
A firmare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari il pm Gianluigi Apicella, il sostituto procuratore di Nola che ha coordinato gli accertamenti dei Carabinieri di Castello di Cisterna. Le accuse che vanno dalla turbativa d’asta all’estorsione, per fatti accertati dopo la denuncia della vittima dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna.
Quattro dei sei indagati avrebbero accerchiato e colpito impedendogli di partecipare all’asta che si svolgeva a Pomigliano presso lo studio del curatore fallimentare. La vittima era aggiudicatario provvisorio per la somma di trentaseimila euro del bene finito all’ asta e si era recato per definire l’ aggiudicazione. I fatti sono avvenuti a Pomigliano il 2 ottobre del 2023.
“Cumm ti sei permess di partecipare…E’ una cosa nostra..te ne a i ra qua se no t’ accir….stasera te venimm a piglia fin a casa tuia” queste alcune delle minacce ricevute e denunciate che hanno fatto scattare le indagini. I sei indagati sono difesi dagli avvocati Gennaro Pecoraro, Isidoro Bizzarro, Pompeo Le Donne, Vittorio Corcione, Carmine Panarella, Angelo Pignatelli e Silvio Sepe. Avranno ora venti giorni a disposizione per chiedere eventualmente un interrogatorio o depositare memorie difensive.
