Prc: solidarietà a Elisa Forte, no all'intimidazione dei giornalisti

L'intervento di Arturo Bonito segretario provinciale partito rifondazione comunista in irpinia

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Solidarietà senza riserve a Elisa Forte, professionista nota per il rigore e l’impegno civile, in particolare nella documentazione delle questioni ambientali dell’Alta Irpinia...

Sant'Angelo dei Lombardi.  

 

La federazione Irpina del Prc condanna con la massima fermezza i vigliacchi atti intimidatori subìti dalla giornalista Elisa Forte, corrispondente di Irpinia Tv, e le aggressioni verbali che l’hanno preceduta.

Così Arturo Bonito segretario provinciale del partito della rifondazione comunista federazione Irpina.

"La distruzione della sua autovettura a Sant’Angelo dei Lombardi, insieme ai danni a un’abitazione privata e a un altro veicolo, rappresenta un attacco inaccettabile alla libertà d’informazione e alla sicurezza di chi opera nel territorio.  

Solidarietà senza riserve a Elisa Forte, professionista nota per il rigore e l’impegno civile, in particolare nella documentazione delle questioni ambientali dell’Alta Irpinia. La sua voce resta un presidio di trasparenza per la comunità.  

Facciamo appello alle autorità, chiediamo indagini tempestive e senza pregiudizi per identificare i responsabili. La procura valuti ogni possibile movente, non escludendo nessuna pista.  

Ci uniamo all’ordine dei giornalisti della Campania e alla Figec Cisal nel ribadire che tali atti non fermeranno il giornalismo d’inchiesta. La democrazia si difende garantendo sicurezza a chi fa informazione.  

L’aggressione a Elisa Forte è un sintomo allarmante del clima d’odio che cerca di marginalizzare le voci scomode. Pur senza attribuire prematuramente motivazioni, ricordiamo che la sua professionalità - espressa anche nel monitoraggio delle dinamiche territoriali - merita rispetto, non rappresaglie. Saremo al fianco della giornalista e di Irpinia Tv con ogni iniziativa utile. 

A chi ha compiuto questo gesto vogliamo dire che la paura è vostra, non nostra. Le verità servite ai cittadini non si cancellano con un punteruolo".