Sant'Angelo dei Lombardi: smartphone ed altre apparecchiature in carcere

Sequestro della polizia penitenziaria nel corso di una perquisizione ordinaria

sant angelo dei lombardi smartphone ed altre apparecchiature in carcere

Uilpa polizia penitenziaria e Uspp esprimono pieno apprezzamento per il lavoro svolto...

Sant'Angelo dei Lombardi.  

I sindacati Uilpa Polizia Penitenziaria e Uspp rendono noto che, nel corso di un'operazione di perquisizione ordinaria, il personale di polizia penitenziaria ha sequestrato: cinque smartphone, un apparecchio elettronico funzionante come router e diversi cavetti usati come caricabatteria all'interno della casa di reclusione di Sant'Angelo dei Lombardi.

"Questo significativo risultato operativo - si legge nella nota - è stato ottenuto nonostante la cronica carenza di personale, evidenziando ancora una volta l'alto livello di impegno, spirito di sacrificio e professionalità degli agenti di Polizia Penitenziaria, che con dedizione continuano a garantire sicurezza e legalità all'interno dell'istituto. Infatti, durante i controlli ordinari effettuati con efficacia e rigore sono stati rinvenuti dei dispositivi tecnologici vietati, tra cui smartphone e un router, potenzialmente usati per comunicazioni illecite con l'esterno.

Uilpa polizia penitenziaria e Uspp esprimono pieno apprezzamento per il lavoro svolto e ribadiscono la necessità urgente di:

Potenziare gli organici, attualmente in sofferenza, fornire strumenti tecnologici avanzati per il contrasto all'introduzione di oggetti non consentiti, sostenere concretamente il personale operante negli istituti penitenziari.

Poi un chiarimento: 

In merito, inoltre, ad alcune immagini circolate su un noto social network e attribuite a un detenuto che le avrebbe scattate all'interno di una cella del carcere di Sant'Angelo dei Lombardi, Uilpa Polizia Penitenziaria e Uspp smentiscono categoricamente che tali contenuti siano stati scattati all'interno di questa struttura. Le sigle sindacali invitano quindi alla massima cautela nella diffusione di informazioni non verificate, rinnovando la piena fiducia nel lavoro del Corpo di Polizia Penitenziaria e nella trasparenza delle attività svolte all'interno dell 'istituto.