Atripalda, una pensionata parte civile nel processo contro Chiara Ferragni

La prossima udienza è fissata per il 23 settembre e si deciderà se il processo dovrà proseguire

atripalda una pensionata parte civile nel processo contro chiara ferragni
Atripalda.  

di Paola Iandolo

"Difendere un gesto di generosità che credevo sincero. Comprai il prodotto finito nell'inchiesta Pandorogate pensando di fare del bene". Questa la motivazione che ha spinto una pensionata, 76enne di Atripalda, a costituirsi parte civile contro Chiara Ferragni. La signora difesa dall'avvocato Mario Di Salvia, ha presentato una denuncia per costituirsi parte civile nel processo che a breve prenderà le mosse davanti al tribunale di Milano. 

L.A. l'acquirente del panettone "Pandoro Pink Cristmas, limited edition"  griffato con i loghi dell'influencer Chiara Ferragni preannuncia che in caso di risarcimento tutto verrà devoluto a favore di bambini affetti da patologie gravi. La signora ha precisato che non ha mai consumato il pandoro, ma di averlo acquistato per fare del bene agli altri. Dunque ha presentato denuncia per far valere i suoi diritti perchè dopo lo scandalo si è sentita tradita. Come lei tante persone, tanti acquirenti ignari della truffa. 

Ora saranno i magistrati milanesi a decidere se ammettere l'acquirente parte civile nel processo contro l'influencer che dopo lo scandalo ha tentato di chiedere scusa con un video, in cui è mostrata senza filtri, visibilmente pentita. Ma le migliaia di acquirenti non le hanno perdonato il tradimento rispetto alla volontà di spendere i soldi in più per quella che credevano fosse una giusta causa