Ariano: "Barbara deve restare a casa sua, non va spostata come un pacco"

Il caso dell'ascensore guasto e della donna prigioniera in casa. No all'ipotesi trasloco!

ariano barbara deve restare a casa sua non va spostata come un pacco

La vicenda è finita sotto i riflettori nazionali...

Ariano Irpino.  

Il caso dell'ascensore guasto e di una donna prigioniera in casa da ben due anni ad Ariano Irpino, da noi sollevato lunedì scorso su Ottopagine (rileggi qui il primo articolo) è finito sotto i riflettori nazionali.

L'appello della 73enne ammalata e invalida è stato rilanciato dalla nota trasmissione Rai "La Vita in diretta", condotta da Alberto Matano, attraverso l'inviata Tatiana Bellizzi, giunta nel quartiere ex casette asismiche di rione Martiri vecchi. 

Barbara Urzula Gajda nel corso del collegamento, ha ringraziato quanti si stanno prendendo cura di lei nel rione, aiutandola nelle sue faccende domestiche a portare la spesa in caso ed altro e rivolto un nuovo appello al comune. "Non posso più fare questa vita, pago l'affitto di casa ed è un mio diritto usufruire dell'ascensore".

Il comune non si è ancora espresso ufficialmente sulla vicenda ma sta comunque lavorando per trovare una soluzione. Siamo certi che il sindaco Enrico Franza, l'assessore Pasqualino Molinario e il dirigente dell'area tecnica non resteranno indifferenti.

Tra le ipotesi anche quella di trasferire la donna in un altro alloggio. Addirittura si è parlato di borgo San Domenico.

Una soluzione bocciata all'istante da tutti a partire da Barbara: "Sarebbe una ulteriore offesa. Non sono nelle condizioni di poter affrontare alla mia età e con le mie patologie una cosa del genere". Ma aggiungiamo noi, questa donna non è un pacco da spostare. Ha una dignità umana, di quelle che non fanno rumore, da rispettare. Ha sofferto in silenzio, rinunciando ad uscire un'estate intera, affacciata ad un balcone per una boccata d'aria e oggi "sbatterla" addirittura fuori di casa sarebbe troppo facile. La situazione va risolta con la riparazione dell'ascensore.

Da qui l'appello lanciato dalla Vita in Diretta a qualche tecnico o ditta esperta dal cuore buone. "Aiutiamo questa donna a vivere una vita serena e a superare il suo calvario".