Nuovo tentativo di introduzione di sostanze stupefacenti bloccato dalla polizia penitenziaria della casa cicondariale Pasquale Campanello di Ariano Irpino.
A darne notizia Pellegrino Stefano Sorice, responsabile della segreteria Gau Uilpa polizia penitenziaria Ariano Irpino.
A fare la scoperta l’unità cinofila di Benevento. Si tratta di ingenti quantitativi di droga, presumibilmente hashish e cocaina.
"Le sostanze erano state abilmente occultate nel doppio fondo di una busta di plastica rigida, utilizzata per il trasporto di generi di conforto, di proprietà della sorella di un detenuto recatasi nel penitenziario del tricolle per il colloquio con quest’ultimo.
L’elaborato stratagemma non è sfuggito all’attenzione degli agenti e, dopo il rinvenimento, per la donna è scattato l’arresto.
Non è raro assistere a questi tentativi di introduzione, sempre più ingengnosi e sofisticati il cui impedimento dimostra l’abilità della polizia penitenziaria di Ariano Irpino. E' di oggi (leggi qui) una imponente operazione della Dda e Guardia di Finanza, che ha portato a ben 39 arresti. Base del sodalizio ad Eboli con legami proprio ad Ariano Irpino, una struttura negli ultimi tempi ormai fuori controllo.
Rispondere al problema dello spaccio di droghe, che fanno ormai delle carceri “piazze di smercio a cielo chiuso”, rimane una sfida impegnativa, complice il sovraffollamento e la carenza di personale.
Ma la sinergia tra le capacità investigative della polizia penitenziaria e la fondamentale cooperazione dell’unità cinofila, che si traduce in meticolosi controlli sui detenuti e visitatori, sta giocando un ruolo decisivo nella lotta alla criminalità organizzata e l’infiltrazione della stessa nei penitenziari campani.
Tale metodogia, prodotto della professionalità dei Poliziotti che ne consente la riuscita, è destinata a proseguire con fermezza".
La Uilpa polizia penitenziaria si congratula con gli agenti addetti ai colloqui della casa circondariale di Ariano Irpino e con l’Ispettore coordinatore, che già in molteplici occasioni si sono distinti per l’operato e l’intuito, rilevatisi fondamentali per lotta all’introduzione di sostanze stupefacenti all’interno delle carceri.
