di Paola Iandolo
Resta in carcere Roberto Marino, il narcotrafficante di Altavilla Irpina. La misura cautelare è stata annullata in parte dai giudici del tribunale del Riesame di Napoli. Annullamento per l’accusa di spaccio e conferma per la tentata estorsione per debiti di droga con un vero e proprio raid punitivo armato, quello scattato a Benevento. I giudici della Decima Sezione del Tribunale partenopeo hanno parzialmente accolto l’istanza di annullamento delle misura cautelare in carcere nei confronti del cinquantunenne Roberto Marino, ritenuto dall’Antimafia uno dei ras della droga tra Irpinia e Sannio coinvolto in un’operazione degli agenti della Squadra Mobile di Benevento e raggiunto da una misura cautelare in carcere emessa dalla Procura Distrettuale Antimafia di Napoli e firmata dal Gip del Tribunale di Napoli Mariano Sorrentino per concorso in un’associazione a delinquere finalizzata allo spaccio.
Nei confronti di Marino è contestata l'accusa di tentata estorsione nei confronti di un pregiudicato di Benevento. Sarebbe Marino - difeso dall'avvocato Valeria Verrusio - il mandante del raid punitivo scattato il 5 dicembre del 2022 a Benevento. Nella mattinata di quel giorno, sarebbero giunti a Benevento due giovani legati a Marino, Sabato Ferrante e Gennaro Ferrante - il primo in carcere il secondo ai domiciliari - avrebbero raggiunto la vittima del raid all’interno della sua abitazione e lo avrebbero colpito con il calcio della pistola, procurandogli una lesione refertata di 5 giorni, mentre l’altro ragazzo “vigilava” imbracciando un mitra “Uzi” . Tutto per un debito di droga, cocaina e hashish di 32.500 euro. Per questo motivo sono accusati di tentata estorsione, detenzione di armi e lesioni. Si atte il deposito delle motivazioni dell’ordinanza del Tribunale del Riesame
