Sindaco assegna casa ai bulgari e viene gravemente minacciato

Serata movimentata in Baronia a Carife, tanto da dover richiedere l'intervento dei carabinieri

Un fatto di una gravità estrema, che dimostra come in questo periodo assai convulso, legato all'emergenza migranti, sia particolarmente difficile per i sindaci ed amministratori comunali, gestire situazioni del genere...

Carife.  

"Se vengono i bulgari ad abitare vicino da me ti faccio vedere io che cosa succede". Si è presentato davanti al portone di casa del sindaco del paese e lo ha minacciato duramente, a tal punto da dover richiedere l'intervento dei carabinieri.

Il gravissimo episodio si è verificato nella Baronia a Carife, ai danni del sindaco Carmine Di Giorgio. Erano circa le 22.00 quando l'uomo, un pensionato del luogo, dopo aver bussato alla porta di casa del primo cittadino, tra via del Battista e Vicolo Roma ha cominciato ad inveire contro di lui, fino a minacciarlo, con frasi offensive e gravi. 

Il Comune carifano in pratica concederà un'abitazione della Iacp ad una famiglia di nazionalità bulgara, da qui l'ira dell'anziano, che solo per fortuna non è degenerata. 

Anche l'assessore all'ambiente Raffaele Loffa ha ricevuto accuse: "Manifestiamo la solidarietà più totale al sindaco". Di Giorgio persona semplice, umile e attenta da sempre ai bisogni della gente è apparso amareggiato dopo l'accaduto: "Si tratta di un comportamento poco umano di un concittadino, anzi a dir poco disumano."

Un fatto di una gravità estrema, che dimostra come in questo periodo assai convulso, legato all'emergenza migranti, sia particolarmente difficile per i sindaci ed amministratori comunali, gestire situazioni del genere. "Come dire - fa notare la figlia del sindaco - se il Governo Renzi ha permesso che tutti gli extracomunitari debbano soggiornare in Italia, ora che colpa ne hanno gli enti locali."

Un clima pesante su questo fronte che si avverte anche nel resto dell’Irpinia dove ci sono da un lato imprenditori che stanno addirittura acquistando immobili pur favorire l’arrivo di profughi attirati dal grande business e sindaci alle prese con le resistenze di cittadini e commercianti che respingono gli arrivi.

La vicenda di ieri sera in Baronia, non ha nulla a che vedere con l’emergenza in atto in Irpinia, ma è un campanello d’allarme relativo al dramma casa da non sottovalutare.

Gianni Vigoroso