Una mattinata intensa, segnata da emozione, riflessione e partecipazione, ha dato il via al primo incontro di orientamento e gemellaggio tra l'istituto comprensivo Calvario-Covotta-Don Lorenzo Milani di Ariano Irpino e l’Istituto Comprensivo “Aurigemma” di Monteforte Irpino.
Un evento dal forte valore educativo, ospitato negli spazi del polo giovani e interamente dedicato alla figura del Beato Rosario Livatino, simbolo di giustizia, coerenza e responsabilità civile.
Alla guida delle due scuole coinvolte c’è la dirigente scolastica Filomena Colella, che ha espresso profonda soddisfazione per l’avvio di un progetto capace di unire due comunità educative in un cammino condiviso di cittadinanza attiva e formazione alla legalità. "La scuola - ha ricordato - è chiamata a costruire ponti, a fare rete e a dare ai giovani strumenti per diventare cittadini liberi, responsabili e consapevoli".
Alla cerimonia di apertura hanno preso parte autorità civili e militari e rappresentanti istituzionali. Presenti il procuratore della repubblica di Avellino Domenico Airoma, il prefetto di Avellino Rossana Riflesso, il questore Pasquale Picone, la dirigente dell’ufficio scolastico provinciale di Avellino Fiorella Pagliuca, il colonnello Angelo Zito dell'arma dei carabinieri di Avellino, colonnello Salvatore Minale comandante della guardia di finanza inanza di Avellino, Antonella Ambrosino, funzionario del settore scientifico-tecnologico del dipartimento di fisica dell’Università di Salerno.
Il saluto istituzionale è stato rivolto anche ad Angelo Maria Sferrazza e Giovanni Bernabei, attore e manager che da anni promuovono iniziative culturali dedicate alla figura del giudice Livatino. La loro presenza è stata accolta con sincera gratitudine per il contributo costante alla diffusione del messaggio umano, etico e civile del giovane magistrato, in particolare tra gli studenti.
Protagonisti della giornata sono stati i ragazzi delle classi terze dei due istituti, ai quali è stato ricordato il ruolo fondamentale che rivestono nel costruire una società più giusta: «Siete le sentinelle della legalità - è stato detto -. Avete strumenti digitali e creativi, ma il cambiamento nasce dal coraggio, dalla coscienza e dalla capacità di non distogliere lo sguardo davanti all’ingiustizia".
L’iniziativa si inserisce nel protocollo d’intesa interistituzionale siglato dagli istituti, volto a promuovere percorsi educativi legati alla cittadinanza, alla giustizia e alla responsabilità.
La figura del Beato Rosario Livatino è stata al centro di un percorso teatrale e interattivo, pensato per far emergere la sua testimonianza quotidiana di legalità vissuta.
Richiamate anche alcune delle sue parole più note: "Alla fine della vita non ci verrà chiesto se siamo stati credenti, ma se siamo stati credibili".
La mattinata si è chiusa con un invito rivolto a tutti gli studenti: essere credibili, coerenti e giusti. Un messaggio che rappresenta la sintesi del percorso formativo che le due scuole, guidate dalla prof.ssa Colella, intendono portare avanti con rinnovato impegno.
