Il freddo pungente non ha fermato i pellegrini in cammino come ogni anno dalla grotta dedicata alla Vergine di Lourdes di Rione San Pietro verso la Basilica Cattedrale. Si è rinnovata come da tradizione la suggestiva processione. A guidarla il parroco del Santuario Madonna di Fatima Don Alberto Lucarelli insieme agli altri sacerdoti. La piccola statuina della vergine è stata portata a spalla lungo tutto il tragitto dalla statale 90 delle Puglie, Corso Vittorio Emanuele, San Domenico fino a Piazza Duomo.
In mattinata a Velleluogo la consueta celebrazione della giornata dell'ammalato. Con una lettera al cardinale Fiorenzo Angelini, allora presidente del Pontificio Consiglio della pastorale per gli operatori sanitari, il 13 maggio 1992 fu Giovanni Paolo II ad istituire la Giornata mondiale del malato che si cebra ogni anno l’11 febbraio, giorno dedicato alla Beata Maria Vergine di Lourdes. Una ricorrenza tanto cara al popolo arianese. In tanti l'hanno seguita in diretta facebook grazie a Totò Caruso.
Correva il sette maggio 1922 quando vi fu la solenne benedizione della statua marmorea della Regina dei Pirenei, acquistata, come si legge dal diario arianese di Mazza, dalla piissima signorina Rosalia Nunziante D’Afflitto dei principi di Durazzano, e collocata in quella grotta fatta erigere da ella stessa, sulla collina di Rione San Pietro de Reclusis. Rosalia era pronipote del Marchese Rodolfo D’Afflitto, figlia di Stefania e di Ferdinando Nunziante di Durazzano. Fu suora in Belgio. Chiunque passa da qui si ferma dinanzi alla grotta a pregare. Ogni sabato mattina durante l’estate si celebra la santa messa. In occasione della ricorrenza dell’undici febbraio si da vita come ogni anno ad una processione da San Pietro alla Basilica Cattedrale, dedicata agli ammalati. La storia ricorda ancora che il Vescovo Giuseppe Lojacono, concesse cinquanta giorni di indulgenza, a chi passando davanti a quella prestigiosa immagine recitava un ave Maria.
Gianni Vigoroso
