Ariano, Caso: "Ecco cosa è accaduto in consiglio comunale"

"La città va informata di ciò che accade realmente a Palazzo di Città"

La nota del consigliere di opposizione Michele Caso...

Ariano Irpino.  

"La seduta del Consiglio comunale tenutasi nella serata del 12 aprile  è stata aperta da un intervento del sindaco che in premessa ha  affrontato lo scempio di piazza Plebiscito, ammettendo candidamente che nessuno amministratore  ha dato disposizioni in merito e che l’intervento  di manutenzione della piazza  è stato deciso autonomamente dall’Ufficio Tecnico." E' quanto afferma in una dettagliata nota il consigliere di opposizione Michele Caso.

Come consiglieri del Pd abbiamo  fortemente condannato questo  comportamento della Maggioranza che anziché assumersi le proprie responsabilità, rispetto a quello sconcio sulla piazza, ha preferito  maldestramente addebitarlo al personale dell’Ufficio Tecnico. Ammesso e non concesso che  l’intervento manutentivo  effettuato  sulla piazza fosse stata un’iniziativa autonoma del Utc, questo rappresenterebbe  una  responsabilità ancor più grave perchè significherebbe  che da parte dell’amministrazione non ce ne direzione ne controllo politico, sulle attività della macchina amministrativa.

Altro punto caldo è stato le modifice del Ruec regolamento urbanistico edilizio comunale  -  chiesto dalla maggioranza come strumento per “arginare il possibile trasferimento di altri profughi o rifugiati” sul  territorio comunale. A nostro avviso le modifiche proposte non avrebbero nessuna efficacia concreta, ma anzi svilirebbero il lavoro già fatto unitariamente, nell’ottica di una reale integrazione, con l’adesione al progetto sovracomunale  SPRAR -Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati

Sull’AMU la posizione espressa della Pd è chiara: la società, alla luce delle nuove disposizioni della legge Madia, conserva tutti i requisiti per  continuare ad essere un’azienda interamente comunale in grado di offrire e migliorare un servizio di trasporto pubblico alla cittadinanza.

Sui criteri delle pratiche per la ricostruzione del terremoto:  l’amministrazione ha dovuto prendere atto  di quello che da tempo come minoranza stiamo sostenendo:  che esiste un elenco di cittadinoi che hanno maturato un diritto, che non può essere annullato cambiando in corso d’opera  i criteri. Se la maggioranza dovesse  perseverare  in questa direzione  sicuramente darebbe  avvio  ad una fase certa  di contenziosi . la cui responsabilità ricadrebbe anche sui consiglieri  interessati.

Come si evince, la maggioranza, è priva di una  visione globale  di governo,  che penalizza fortemente la città. Siamo sempre al punto di partenza.