'O fucarone di Sant'Antonio, Caliano brilla. E' grande festa

Fino a domani eventi e sapori a Montoro

o fucarone di sant antonio caliano brilla e grande festa
Montoro.  

Una comunità che si ritrova nella tradizione e unicità di un evento che si rinnova, nella grande bellezza della fede e della cooperazione. Ieri sera alle 19 la tradizionale accensione del falò di Sant'Antonio a Caliano di Montoro. Antonio De Maio e Stanislao Bruno hanno acceso la pira, tra la commozione collettiva del paese. I comitati Fiamma, Fiaccola, i fedeli, i gruppi del Carnevale, i cittadini e amministratori tutti con il parroco, don Enzo, hanno dato il via alla festa, alla presenza del sindaco Girolamo Giaquinto, componenti dell'amministrazione e tanti turisti. Applausi a scena aperta dopo la proiezione del video del comitato La Fiamma di Sant'Antonio, realizzato da Giovanni Siano, in arte Jim Siano. Con la collaborazione dello studio fotografico Foto Torello che ha raccontato la suggestione della festa e i suoi protagonista. Attesissimo le immagini che sono state registrate dal drone  di Pasquale Iannone. Tre giorni. La carcara, come viene chiamata dagli abitanti del posto, che brilla e scalda ha dato via alla grande festa. Un falò alto sei metri, alimentato da legna laboriosamnente raccolta nei mesi, con passione e tanta fede e sistemata secondo la tecnica, tramandata di generazione in generazione, diventa il simbolo della comunità . E poi il borgo illuminato, i sapori tipici, una galleria coperta, che conduce i visitatori alla chiesa di Sant'Antonio, dove la statua ieri sera e' rientrata, dopo aver sfilato per le vie di alcune frazioni. Emozioni nella serata del grande inchino al Santo, con le tradizioni e la notte delle Campanelle ravvivato e riproposte con gioia. Un percorso suggestivo ricreato nelle strade e scorci più suggestivi, coperti da una galleria di luci emozionante e suggestive hanno scandito l'evento. I sapori? Quelli veri, del posto da il gustosissimo pastiero di pasta, alle polpette, passando per golosissimi calzini fritti, frittelle di baccalà e panini farciti con salsiccia, fino ai dolci, il caciocavallo impiccato, il ricercatissimo soffritto e tanto altro. Un caleidoscopio viaggio, un racconto che attraversa il tempo e che vede rinsaldarsi i legami, quelli veri, tra giovani e anziani. Ieri dopo l'accensione del tradizionale falò e la benedizione del parroco sono state tante le emozioni sul sagrato. Ad accendere il fuoco sono stati i due anziani del posto che hanno tenuto viva la tradizione. Poi la presentazione del Carnevale montorese, seconda fase del progetto poc, mirato a valorizzare le tipicità guardando a nuove prospettive per il territorio.