Giornata contro la droga, partecipa anche La casa sulla Roccia

Il Centro di Solidarietà per le dipendenze ha promosso una giornata di sensibilizzazione

Prata di Principato Ultra.  

Il Centro di solidarietà La Casa sulla Roccia ricorda che oggi ricorre la giornata internazionale contro il consumo e il traffico di droga.
“Questa giornata - si legge in una nota dell'associazione - è stata indetta dall'Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC) nel 1987 per sensibilizzare l’opinione pubblica e ricreare una comunità internazionale libera dalla droga, in quanto seria minaccia per la salute, la sicurezza, la libertà e benessere dell’essere umano.
Dai dati del 2014 sono state stimate circa 200 milioni le persone che hanno assunto droghe almeno una volta nell'anno e di queste, senza considerare il sommerso, 25 milioni sono state segnalate quali tossicodipendenti. Inoltre, sempre ogni anno, 200.000 persone muoiono per malattie correlate all'uso di droga e si registrano fra 7000 e 8000 vittime di overdose.

L’osservatorio della Federazione Italiana delle Comunità Terapeutiche rileva che i soggetti che afferiscono ai trattamenti residenziali hanno situazioni di vita maggiormente compromessa, un’età media in crescita ed un uso di eroina primario molto importante. Internet sta diventando una nuova fonte di approvvigionamento, il pozzo dei desideri: gioco d'azzardo online, sesso, pasticche, con pochi click ogni richiesta viene soddisfatta facilmente. Cocaina e stimolanti a prezzi stracciati. L'attuale cambio di paradigma del mercato dovrà vederci impegnati nel prossimo futuro per studiare e applicare nuove strategie di dialogo e accoglienza per questi consumatori del Web.

Siamo nella fase di compatibilità sociale in cui l’uso di droga non scandalizza più. Pertanto oggi, più che in altri momenti, è pericoloso chiudere gli occhi.
“La Casa sulla Roccia”, Centro di Solidarietà per le dipendenze, che opera sul territorio avellinese dal 1985, ha voluto essere parte attiva di tale promozione costruendo una giornata di sensibilizzazione presso la Sede di Prata Principato Ultra: “Villa Dora”. I ragazzi inseriti nel programma terapeutico hanno ospitato parte del volontariato sociale per vivere insieme una giornata in diverse attività: informative, sportive, culturali e musicali in linea con le due direttive delle Nazioni Unite e del movimento MODAVI (Movimento delle Associazioni di Volontariato Italiano). Nel corso dell’anno 2014, La Casa sulla Roccia ha seguito ambulatorialmente 500 consumatori di sostanze e loro famiglie ed ha preso in carico, attraverso formule residenziali, il 30% degli stessi.

Degli utenti accolti il 65% sono dipendenti da eroina; il 18 % da alcool; il 9% da cocaina; il 7% minori poliassuntori e in doppia diagnosi; 1 % dipendenti da cannabinoidi. Inoltre, si è registrato un aumento del trend donne nella dipendenza da alcool e richieste di aiuto per dipendenze comportamentali: giocatori d’azzardo; disturbi alimentari; internet addiction; …

Tutti siamo coinvolti, direttamente e/o indirettamente, e tutti abbiamo il dovere di porre la dovuta attenzione a questo fenomeno che sempre più compromette giovani e meno giovani. La Casa sulla Roccia ha svolto e continuerà a svolgere azioni mirate alla legalità, costruendo politiche sinergiche di prevenzione, cura e riabilitazione dagli stadi di tossicodipendenza, ispirandosi a modelli positivi che possano produrre uno sviluppo psicologico ed emotivo delle persone.

Quindi, in questa giornata ribadiamo la necessità di "non abbassare la guardia" perché il problema esiste: la maggior parte di noi sta a guardare, spettatori, "complici" di tante vite compromesse. Non ci accorgiamo che la droga, ieri come oggi, non ha più differenze sociali, né di sesso, né di area geografica. La questione delle dipendenze è questione anzitutto educativa che dovrebbe vedere impegnati in primis la famiglia, ma contemporaneamente tutti i soggetti pubblici, privati e Istituzioni. Affermiamo la necessità di formulare un messaggio chiaro: la droga fa male, il tossicodipendente va aiutato e non punito. Pertanto, scegliamo la prospettiva della centralità della prevenzione e della presa in carico per un Paese complessivamente meno dipendente”.

 

Redazione